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Elezioni, seconda rilevazione Tecnè: il centrodestra si conferma in largo vantaggio

L'istituto di ricerca Tecné delinea l'andamento dell'orientamento degli elettori: il trend favorisce la coalizione FI-FdI-Lega

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Le elezioni del 25 settembre 2022 si avvicinano velocemente, e alleanze e schieramenti in campo sono ormai quasi definitivamente delineati. L'istituto di ricerca Tecné ha così elaborato il secondo rapporto sul possibile risultato elettorale, analizzando le intenzioni di voto degli italiani, sia per quanto riguarda la quota proporzionale sia per i collegi uninominali, e l'andamento dei principali partiti. I numeri sono chiarissimi, e continuano a vedere in netto vantaggio il centrodestra.

Tecné, i sondaggi dell'11 agosto 2022

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Il sistema elettorale - Per comprendere l'analisi di Tecnè è necessario ricordare che il sistema elettorale attuale, il "Rosatellum", prevede l'assegnazione dei seggi attraverso un mix di maggioritario e proporzionale. Due terzi di Camera e Senato vengono infatti assegnati con un sistema proporzionale attraverso un meccanismo di listini "bloccati", ma è sul restante terzo che si gioca la partita più importante: nei seggi uninominali vince il candidato che ottiene più voti.

Il sondaggio sul proporzionale - Secondo il rapporto Tecnè dell'11 agosto, Fratelli d'Italia e Partito Democratico sono le due maggiori formazioni in campo, e si spartiscono quasi la metà dei voti: il partito di Giorgia Meloni è infatti dato al 24,2% alla Camera e al 24,3% al Senato, mentre il Pd (con Art.1 e Psi) porta a casa il 23,8% alla Camera e il 23,9% al Senato. Terzo partito resta la Lega, con il 13% alla Camera e il 13,1% al Senato, e quindi Forza Italia, quotata all'11,4% alla Camera e all'11,3% al Senato. Infine il M5s è dato al 9,8% alla Camera e al 9,7% al Senato.

Gli altri partiti sono decisamente staccati: Verdi/SI (al 3,8% alla Camera e al 3,7%) e +Europa (3% sia alla Camera sia al Senato) sono in "zona salvezza", mentre dopo arrivato tutti i partiti che lottano per stare sopra la quota di sbarramento, fissata al 3% (al di sotto non si ha diritto ad avere alcun seggio). Italia Viva è quotata al 2,8%, Azione all'1,9%, Italexit al 2,6%, Noi Con l'Italia / italia al Centro all'1,1%, e infine gli altri partiti raggiungono il 2,6%.

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Il trend dei principali partiti - Tecnè ha anche analizzato il trend dei principali partiti in base al mutamento dell'orientamento degli elettori mentre la campagna elettorale entra sempre più nel vivo. Il risultato è che Forza Italia e Movimento 5 Stelle sono in crescita (+0,5% alla Camera e +0,3% al Senato FI, a percentuali invertite il M5s con il +0,3% alla Camera e +0,5% al Senato), mentre Pd e Lega calano (il Partito democratico perde lo 0,2% in entrambi i rami del Parlamento, mentre la Lega cede lo 0,2% al Senato e il doppio, lo 0,4%, alla Camera). Invariata, invece, la posizione di Fratelli d'Italia.

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Netto vantaggio del centrodestra all'uninominale - Infine, l'istituto ha analizzato le intenzioni di voto per i collegi uninominali: anche qui, come per il proporzionale, il centrodestra risulta essere in netto vantaggio. Alla Camera sfiora infatti il 50% arrivando al 49,7%, mentre al Senato va leggermente meglio con il 49,8%. Decisamente staccata la coalizione di centrosinistra, che si deve accontentare del 30,6% sia alla Camera sia al Senato. Segue il M5s, con il 9,8% alla Camera e il 9,7% al Senato, e quindi la coalizione Italia Viva / Azione con il 4,7% in entrambi i rami. Infine, gli altri partiti ottengono il 5,2%.

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