Una donna "il cui percorso di vita diventa una battaglia quando decide di non seguire un destino scritto da altri". Così Sophie Marceau descrive il suo personaggio in "Une femme de notre temps", dramma familiare dai toni noir di Jean Paul Civeyrac, che debutta al Locarno Film Festival in Piazza Grande.
Protagonista della storia è Juliane, commissario di polizia e scrittrice di noir di successo, che si trova a scoprire molte verità scomode (legate soprattutto al marito, Hugo, interpretato da Jonah Heldenbergh) nei giorni dell'anniversario della morte della sorella, rimasta uccisa molti anni prima in un incidente d'auto in Giappone. Uno shock che si unisce all'incontro con Virginia (Cristina Flutur), giovane donna, madre di una bambina, maltrattata dal marito, che le chiede aiuto. E' l'inizio per Juliane di una spirale di fughe, violenza e scelte definitive.
La protagonista sembra che "viva appieno: ha il suo mestiere, una famiglia, porta avanti il suo amore per lo scrivere, è una persona buona e retta. Ma ha il coraggio di fare un cambiamento radicale nella sua traiettoria di vita, e le donne sono capaci di queste scelte. Siamo consapevoli di non poter controllare il futuro, viviamo nel presente e da qui gettiamo il seme del futuro".
Negli ultimi anni sono aumentati i ruoli femminili complessi e più interessanti nei film: "Molti da sempre li scrivono le donne. Ma restano ancora molti stereotipi nel raccontarci, principalmente tre, quello della vecchia intrigante, della maliziosa e dell'ingenua. Quello che mi piace di questo è che non è un film sulle donne in generale, ma su un personaggio, donna, che decide di prendere in mano il suo destino. Senza dimenticare poi che molti bei film sulle donne sono stati scritti da uomini, basti pensare a Bergman", spiega Sophie Marceau . Per l'attrice francese quello a Locarno è un debutto: "Non ci ero mai venuta, ma trovo che questo film sia perfetto per un festival che da sempre, più che al grande cinema commerciale, presta attenzione alle opere più difficili da scoprire, che richiedono più cura, quelle d'autore".