Nell'ultimo secolo il numero di leoni presenti in Africa è crollato drasticamente, passando da 200mila esemplari agli inizi del '900 a meno di 30mila rimasti oggi nel continente. A lanciare l'allarme sul futuro della specie è il WWF nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale del leone. La riduzione degli esemplari in Africa continua a peggiorare: secondo i dati più recenti negli ultimi 20 anni la popolazione ha subito un declino del 43%.
"Le minacce sono il bracconaggio, il fatto che i leoni vengano uccisi per proteggere il bestiame allevato dall'uomo ma anche la scomparsa degli habitat e delle prede naturali", spiega Isabella Pratesi, direttrice di conservazione WWF Italia. A mettere a rischio la conservazione sul lungo termine di questo felino è anche l'aumento degli accoppiamenti tra consanguinei e la conseguente perdita di diversità genetica, causate dalla frammentazione dell’habitat e dalla presenza di popolazioni sempre più piccole e isolate tra loro.
Oggi si stima che il leone occupi solo il 10% del suo areale originario. "Stiamo facendo tutto il possibile per dare un futuro ai leoni in Africa proteggendo i loro habitat naturale e i corridoi di spostamento, studiando e monitorando i branchi e lavorando con le comunità locali per trovare le soluzioni migliori per una convivenza possibile". I leoni sono presenti in 27 Paesi africani, ma solo in 7 di questi si contano popolazioni con più di mille individui. La specie è invece ormai estinta in 26 Stati del suo areale di origine. C'è anche una piccola popolazione di leoni asiatici che vive in India, nel Parco Nazionale di Sasan Gir.