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Rimac Nevera è realtà e Nico Rosberg è il primo cliente

Quattro motori elettrici per oltre 1.900 CV di potenza e unʼesclusività senza pari

Cʼè tutto lʼorgoglio croato nella Rimac Nevera, supercar avveniristica a trazione interamente elettrica che, dopo 5 anni di sviluppo, è diventata realtà. Le prime 150 unità sono entrate in produzione e alla splendida supercar è stato riservato lʼonore di essere la prima auto a passare il ponte di Peljesac, che finalmente unisce Dubrovnik al resto della Croazia, smettendone il ruolo di enclave marittima allʼinterno della Bosnia.

Della Rimac Nevera si parla da anni. Gli ingegneri hanno sviluppato 18 prototipi nel corso di questi 5 anni, svolgendo anche 45 crash test, perché la trazione elettrica è una tecnologia giovane e che si migliora in continuo, tanto che sono tre le generazioni di powertrain elettriche via via adottate. Oggi però Nevera è una realtà, che lʼazienda croata produrrà in non più di 50 esemplari lʼanno, tutti costruiti a mano, ognuno richiede circa 5 settimane. Il primo cliente è Nico Rosberg, lʼex campione di Formula 1 è andato a Zagabria nei giorni scorsi per ritirare personalmente lʼesemplare numero uno della Nevera dalle mani del patron Mate Rimac.

Il primo modello visto dal vivo però, realizzato in un color Verde Callisto di carrozzeria, è stato quello che ha debuttato allʼultimo Festival della Velocità di Goodwood, in Inghilterra. Poi lʼattraversamento del ponte di Peljesac, 2.140 metri e più di mezzo miliardo di euro spesi per unʼopera di alta ingegneria. Partner in passato di Bugatti e Porsche, oggi Rimac è un gruppo che può contare su una rete di 25 dealer ufficiali nel mondo fra Europa, Stati Uniti, Medio Oriente e Asia. Si rivolgerà a clienti disposti a pagare almeno due milioni di euro, tasse escluse.

La propulsione della Nevera è affidata a 4 motori elettrici, che tutti insieme sviluppano la prorompente potenza di 1.914 CV, permettendole di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 2 secondi! E da 0 a 160 km/h in 4,3 secondi, con unʼautonomia di 460 chilometri a batterie cariche. Insomma, una supercar che davvero fa gonfiare il petto ai croati, anche perché il gruppo Nevera produce in proprio molti dei componenti dellʼauto, dal sistema di batterie allʼinverter, dalla trasmissione allʼelettronica.

Da Goodwood al ponte di Peljesac tutto lʼorgoglio croato

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