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Scuola, record di 100 e lode alla Maturità: aumento record rispetto a 10 anni fa | Ma le prove Invalsi "bocciano" anche i più bravi

I diplomati col massimo dei voti sono 1.147 in più dell'anno scorso, con percentuale 5 volte più grande rispetto all'annata 2011-12. Ma le prove Invalsi capovolgono la classifica

Ansa

La Maturità 2022 registra un record di 100 e lode. Sono ben 16.384 i diplomati col massimo dei voti, 1.147 in più dell'anno scorso, con incrementi distribuiti quasi a senso unico a favore delle regioni del Mezzogiorno (+1.344) e, al contrario, decrementi per le regioni settentrionali (-279). È quanto emerge da uno studio di Tuttoscuola, secondo cui a raggiungere la lode è stato il 3,2% dei diplomati, più del doppio rispetto a tre anni fa (1,5%), il triplo rispetto al 2015-16 (1,1%) e più del quintuplo del 2011-12 (0,6%). Le prove Invalsi tolgono però credibilità a questi risultati.

L'anno scolastico 2011-12 anno è stato il primo dell'entrata in vigore della riforma della scuola secondaria superiore, con la lode attribuibile solo se l'alunno aveva riportato il punteggio massimo di credito scolastico. Da allora l'incidenza degli alunni premiati con la lode è sempre aumentata, spiccando il volo negli anni del Covid.

Differenze fra Nord e Sud - Sono 1.053 gli studenti eccellenti della Lombardia che nel 2022 si sono diplomati con 100 e lode all'esame di Maturità. Poco meno dei 1.149 che hanno raggiunto lo stesso traguardo in Calabria. La differenza è che in Lombardia si sono diplomati in 74.144 (quindi solo l'1,4% è stato valutato con il massimo dei voti), in Calabria in 18.477 (il 6,2% ha preso la lode). In altri termini in Lombardia solo uno studente su 70 è stato valutato meritevole di lode, in Calabria uno ogni 16.

La classifica delle Regioni - Seguono la Puglia con uno su 17, l'Umbria con uno su 21 e la Sicilia con uno su 22. In fondo alla classifica, subito prima della Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia con un diplomato con lode ogni 56, il Veneto con 52 e il Piemonte con 50. Dati che testimoniano la disomogeneità dei criteri di valutazione sul territorio nazionale. Una situazione "fiutata" anche dalle Università italiane, che prevedono corsi a numero chiuso che si affidano sempre meno al voto di Maturità nei criteri di selezione all'accesso.

L'Invalsi toglie credibilità alle lodi - Le rilevazioni delle prove Invalsi disegnano però un'Italia esattamente rovesciata nei livelli di competenza eccellenti rispetto a quanto emerge dalle valutazioni dei docenti italiani nelle varie province e Regioni. La Calabria è prima a livello nazionale in termini di percentuale di studenti con lode, ma è ultima nei livelli di apprendimento rilevati dall'Invalsi nell'ultimo anno delle superiori in termini di percentuali di alunni con risultati eccellenti. Come è possibile che ci sia una distanza così macroscopica? I dati Invalsi di quest'anno sui livelli di eccellenza degli studenti del quinto anno della secondaria di II grado sembrano infatti togliere credibilità a molte di quelle lodi assegnate nella Maturità 2022, soprattutto nel Mezzogiorno.

Classifica rovesciata - Infatti nel 5° livello (eccellenza) della prova di italiano Invalsi del 5° anno delle superiori non compaiono gli studenti di Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna. Risultano al limite minimo del livello di eccellenza quelli di Abruzzo, Lazio, Molise e Basilicata. Sono invece collocati in posizione medio alta le restanti Regioni, con al top Lombardia e Friuli, oltre a Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. Nel 5° livello (eccellenza) della prova di matematica sono inserite tutte le Regioni con Sardegna, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio e Abruzzo al limite minimo del livello e, comunque, sotto la media nazionale. Sopra la media le restanti Regioni e in cima all'elenco, oltre a Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, anche Lombardia, Friuli e Veneto.

I risultati "definitivi" - Tenendo conto anche di questi risultati e di quelli di inglese (lettura e ascolto), Invalsi ha stilato la graduatoria degli allievi eccellenti (che non vuol dire tutti "da lode", che rappresenta l'eccellenza assoluta) al termine della scuola secondaria di II grado. Agli ultimi posti ci sono Calabria e Campania con il 5%, precedute da Sicilia (6%), Sardegna (7%), Puglia (8%), Basilicata (9%). I risultati migliori sono invece registrati in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, e a seguire in Friuli-Venezia Giulia (24%), Lombardia (22%) e Veneto (21%).

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