A Berlino il Parlamento ha approvato un nuovo scatto di retribuzione minima. E mentre in Italia la questione del salario minimo è sui tavoli di discussione per la campagna elettorale, in Germania esiste da circa sette anni. A raccontarlo è "Zona Bianca" che spiega nei minimi dettagli come funziona il modello tedesco. Dal primo ottobre, inoltre, si passerà dai 10 euro e 45 centesimi a ora, ai 12 euro.
"Si tratta di un principio corretto volto ad aiutare le classi più svantaggiate affinché non si crei una diseguaglianza più grande di quella già esistente", spiega Andrea D'Addio, il direttore del Berlino Magazine.
"Oggi guadagno 12 euro a ora netti - racconta poi un pizzaiolo italiano a Berlino - lavoro cinque giorni a settimana e non tornerei mai a lavorare in Italia". Le polemiche, però, non mancano neppure in Germania. Per molti imprenditori, non solo italiani, il salario minimo e un'arma a doppio taglio. "Che senso ha alzare il salario minimo quando già sta aumentando tutto: gas, elettricità, benzina, farina. Di questo passo noi quanto ancora dovremmo alzare i prezzi per il consumatore finale?", considera il gestore di un ristorante mentre un altro dice: "Aumentando il minimo, aumenterà anche tutto il resto perché ognuno vuole la sua parte", conclude.