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Ferrari, le strategie finanziarie si rivelano vincenti

Utili e fatturato in aumento, lʼauspicio di trasferire queste strategie di successo anche in pista

Le strategie Ferrari funzionano, eccome se funzionano! Almeno quelle finanziarie, perché un fatturato che cresce nel 25% in un trimestre è un bel segnale di benessere, come anche utili e margini. Lʼunico auspicio è trasferire allora queste strategie vincenti anche in pista, con lʼocchio lungo verso Spa (si corre il 28 agosto) e… le dita incrociate.

A settembre grande attesa per la premiere di Ferrari Purosangue

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Nel secondo trimestre del 2022 Ferrari ha consegnato 3.455 auto a livello globale, in aumento del 28,7% rispetto al secondo trimestre 2021. Se si considera il primo semestre siamo già a 6.706 unità, cioè 1.250 auto in più rispetto allʼanno scorso. Il fatturato di conseguenza cresce, 1.291 milioni di euro, il 24,9% in più rispetto all’anno precedente, mentre lʼEbitda (i guadagni lordi) sono pari a 446 milioni di euro, +15,5% rispetto a un anno fa, con un margine pari al 34,6%. Lʼutile netto è pari a 251 milioni di euro nel 2° trimestre e a 490 milioni nel semestre, per un dividendo di 2,65 euro per azione (ma lʼassemblea deciderà poi).

Insomma conti solidi a Maranello, che ha generato un free cash flow industriale pari a Euro 79 milioni di euro nel trimestre, il secondo migliore di sempre per il Cavallino. Da qui gli investimenti sul prodotto e sullo stabilimento, visto che pochi giorni fa è stato inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico che servirà a ridurre la bolletta energetica della fabbrica. Da qui uscirà il primo Suv: Purosangue. A settembre sarà svelato e le vendite cominceranno a inizio 2023. Parola di Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, che ha anche confermato lʼarrivo di una supercar 100% elettrica nel 2025.

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