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Malata di cancro cercava i genitori naturali per cure: "Ora sono alla ricerca del coraggio, non sto bene purtroppo"

Le ultime su salute e vicissitudini familiari di Daniela Molinari: "Tutti i singoli istanti del giorno e della notte ho paura di non rivedere più le mie figlie, non dimenticatemi"

Como, malata di tumore cerca la madre naturale: "Solo lei può salvarmi"

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Per gentile concessione di Daniela Molinari
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Per gentile concessione di Daniela Molinari
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Per gentile concessione di Daniela Molinari

Ispirata da Elena, accompagnata in Svizzera a morire da Marco Cappato, ("Ha avuto il coraggio di liberare gli altri e se stessa da una lunga ed intensa sofferenza sostituendola con un breve ed intenso dolore", commenta), Daniela Molinari, la 47enne malata di cancro che cercava madre e padre biologici per tentare cure sperimentali, si abbandona su Facebook a un nuovo appello. E riassume la situazione medica e famigliare.

"Sono alla ricerca del coraggio... non sto bene, purtroppo. Tutti i singoli istanti del giorno e della notte ho paura di non rivedere più le mie figlie", continua fino allo sfogo finale: "Sarete in ferie al mare o in montagna, io non potrò allontanarmi dall'ospedale, ma non dimenticatemi".

L'attuale stato di salute - "Quest'anno - scrive la donna, - non sono stata autorizzata ad allontanarmi dall'ospedale perché ritenuto troppo rischioso per la mia stessa vita. Non sto bene, purtroppo, e tutti i singoli istanti del giorno e della notte ho paura di non rivedere più le mie figlie". E precisa: "Gli effetti collaterali mi hanno rovinato una valvola cardiaca, devo sottopormi a un intervento e si sta cercando il modo per affrontarlo correndo meno rischi possibili... ed ho una paura indescrivibile, ho la gola serrata perché conosco bene i rischi in una situazione come la mia".
 

Le vicissitudini familiari - Dopo aver trovato con gran fatica madre e padre biologici, indispensabili per le terapie sperimentali alle quali si sta sottoponendo, Daniela Molinari confessa: "Sono successe cose che non riesco a raccontare nemmeno a me stessa, cose terribili che io non riesco ad accettare".

"A volte è meglio non sapere - aggiunge. - Ora che so anche più di ciò che riesco a comprendere e tanto meno ad esprimere, ho il cuore in frantumi che sanguina e l'animo che non trova pace e non trova più il coraggio di affrontare niente.... non trova più il coraggio di affrontare le cure che pur vanno avanti e mi trascinano con loro seguendo un filo di speranza che mi possa far dire alle mie figlie un Natale che verrà... sono guarita... non trova più il coraggio di chiedere aiuto.... la mia raccolta fondi non la guardo quasi più".

L'appello finale - "Io non voglio morire, - conclude Daniela Molinari, - ma sto facendo il massimo... e nonostante ciò vivo con la gola stretta in un nodo enorme. Cerco tutto ciò che mi possa dare aiuto e coraggio... ed allora cerco anche voi... continuate a starmi vicino, a divulgare la raccolta fondi. A settembre cercherò di spiegare lo tsunami che mi sta investendo, intanto, vi prego, non dimenticatevi di me e delle persone che sono state sfortunate, anche in questi momenti di gioia e di spensieratezza, non per rattristarvi ma per ricordarvi che nulla è scontato, che il tempo è un regalo che ci viene fatto ".

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