FOTO24 VIDEO24 2

Auto piombata sull'asilo a L'Aquila, "nido prenderà il nome del piccolo Tommaso D'Agostino"

"Dedicato a te, con amore", annuncia il sindaco Pierluigi Biondi in omaggio al bimbo di 4 anni travolto da una vettura lasciata senza marcia inserita

L'Aquila, auto in giardino d'asilo: muore il piccolo Tommaso

1 di 8
2 di 8
3 di 8
4 di 8
5 di 8
6 di 8
7 di 8
8 di 8

"L'asilo nido Primo Maggio porterà il nome di Tommaso D'Agostino, piccolo, gioioso e musicale bimbo che maggio ci ha portato via. Dedicato a te, con amore, dall'Aquila". E' con queste parole che il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, annuncia via Facebook la decisione di intitolare a Tommaso la struttura dove il piccolo, di 4 anni, perse la vita il 18 maggio scorso a L'Aquila. Quel pomeriggio un'auto, parcheggiata in salita all'ingresso della scuola, si era improvvisamente sfrenata e aveva sfondato la recinzione investendo i bimbi che giocavano in cortile. Tra loro, Tommaso risultò subito il più grave tra i sei rimasti feriti.

Nei giorni scorsi, sui media locali a partire da Il Centro, erano circolate voci che l'asilo nido Primo Maggio, per metà di proprietà del Comune, non avrebbe riaperto con l'inizio del nuovo anno scolastico a settembre, perché avrebbe avuto una nuova destinazione d'uso. Le motivazioni erano legate proprio alla morte del piccolo Tommaso D'Agostino, una tragedia che aveva scioccato famiglie e la città tutta.

Auto piombata sull'asilo, a L'Aquila i funerali del piccolo Tommaso

1 di 12
2 di 12
3 di 12
4 di 12
5 di 12
6 di 12
7 di 12
8 di 12
9 di 12
10 di 12
11 di 12
12 di 12
Si sono svolti nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L'Aquila, i funerali del piccolo Tommaso, morto mercoledì dopo essere stato travolto da un'auto nel cortile dell'asilo. "L'Aquila piange un dolore universale. La comunità sa compatire il dolore di mamma Alessia e papà Patrizio. La città è tutta qui, e proprio tu piccolo Tommaso sei anche il centro dei sentimenti forti e gentili dell'intera comunità abruzzese", ha detto nell'omelia il cardinal Petrocchi.

Espandi