Dl Aiuti bis, verso un nuovo taglio al cuneo fiscale e proroga sconto benzina fino al 20/9 | Critici i sindacati: "Risorse insufficienti, è poco più di un'elemosina"
La decontribuzione dovrebbe riguardare i redditi fino a 35mila euro. Interventi anche sulle pensioni, con aumenti del 2% da ottobre. Sui carburanti previsti stanziamenti per 900 milioni di euro. Non soddisfatti Bombardieri e Landini
Un punto in più di taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, un anticipo della rivalutazione delle pensioni e la proroga dello sconto sulla benzina al 20 settembre. Sarebbe questo lo schema dei nuovi interventi che saranno introdotti con il decreto Aiuti bis, illustrato dal governo ai partiti in una riunione a Palazzo Chigi. Non sarebbero state definite le risorse necessarie, mentre si conferma che la decontribuzione riguarderà i redditi fino a 35mila euro.
Il taglio del cuneo - L'ulteriore taglio del cuneo fiscale arriverebbe all'1,8% a cominciare dal primo luglio e durerebbe fino alla fine dell'anno, mentre gli assegni pensionistici aumenterebbero del 2% da ottobre. Solo ipotesi per il momento sulle risorse messe a disposizione: l'intero decreto dovrebbe valere 14,3 miliardi di euro.
Questione carburanti - Sulle accise dei carburanti, gli sconti si dovrebbero fermare al 20 settembre, un mese in più rispetto all'ultima proroga, pari a 30 centesimi Iva inclusa, che era stata fissata al 21 agosto. Per la misura si prevede uno stanziamento di 900 milioni di euro, secondo quanto emerso nell'incontro con i sindacati.
Bonus 200 euro - Quanto all'estensione del bonus di 200 euro, il ministro Andrea Orlando aveva parlato di risorse per 25 milioni di euro nel suo incontro con i sindacati. Si tratta di una misura che andrebbe a beneficiare 125mila lavoratori dipendenti che, pur sotto i 35mila euro, nei primi sei mesi dell'anno non hanno potuto godere dell'esonero contributivo inserito nella legge di bilancio 2022 perché in situazioni come maternità o cassa integrazione, coperte solo figurativamente dall'Inps. L'indennità probabilmente estesa anche ai collaboratori sportivi.
Il commento di Bombardieri - "L'incontro non è andato bene. Per quello che ci riguarda" l'intervento sul cuneo e sulle pensioni previsto nel decreto Aiuti bis "è poco più di un'elemosina". Questo il commento del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri al termine dell'incontro al Mef.
Il commento di Landini - "Sul piano quantitativo è del tutto insufficiente. Un miliardo ai lavoratori e 1,5 miliardi ai pensionati su 14,3 miliardi di manovra. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti ad affrontare il problema", ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini. "Non ci siamo. Visto che il Cdm non si è ancora riunito, chiediamo che affrontino in modo diverso questa situazione", ha aggiunto.
Le altre misure - Oltre al rafforzamento del bonus sociale su luce e gas, nella bozza del dl Aiuti sono state inserite più tutele per i clienti "vulnerabili" nel settore del gas naturale. In questa categoria rientrano soggetti in condizioni economicamente svantaggiate, con disabilità, con utenze nelle isole minori non interconnesse o ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di calamità e over 75. Per questa platea il decreto prevede, da gennaio 2023, la fornitura di gas naturale a un prezzo che riflette "il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all'ingrosso".
Rientreranno nelle regole del welfare aziendale anche eventuali contributi da parte delle imprese per "il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale". Queste voci, dunque, non concorreranno alla formazione del reddito, fino al limite innalzato di nuovo a 516 euro anche per il 2022.
L'introduzione del "docente esperto" - Nel nuovo decreto sarebbe anche prevista una revisione delle norme sulla formazione continua degli insegnanti, appena introdotte con la riforma legata al Pnrr, e la nascita della figura del "docente esperto", che guadagnerà 5.650 euro in più sotto forma "assegno annuale ad personam".
I prof "esperti" non potranno essere più di 8mila (si parte dall'anno scolastico 2032-33) e saranno selezionati tra i docenti di ruolo che "abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili". Prevista una somma "una tantum" accessoria da stabilire con i contratti, tra il "10 e il 20%", per chi completa un percorso triennale.