Potrebbe non essere più un giallo il caso di Ricky Bibey, l'ex star del rugby inglese morto lo scorso 16 luglio in una stanza d'hotel a Firenze. La svolta nelle indagini - rivela il quotidiano MailOnline - è stata possibile grazie alle parole della sua compagna Jennie Platt, che quella notte ha riportato molte ferite su tutto il corpo. Quella sera Platt - stando alla sua versione - avrebbe subito una brutale violenza da parte di Bibey, prima che quest'ultimo venisse stroncato forse da un infarto.
La versione di Platt - Erano state proprio le sue grida ad allarmare gli albergatori, ma le gravi ferite che aveva riportato quella sera le avevano reso impossibile testimoniare, almeno fino a oggi. Le sue condizioni fisiche, che l'hanno obbligata a tre interventi chirurgici, e i segni di colluttazione presenti sul corpo dell'uomo avevano fatto pensare prima a una lite poi a un gioco erotico finito male. Invece la donna - ha raccontato agli inquirenti - avrebbe subito una "scioccante e violenta aggressione", in seguito alla quale è stata costretta da Bibey a un rapporto sessuale.
Ferite gravissime - Gli amici della donna hanno raccontato che l'aggressione si è verificata nelle prime ore del 16 luglio, dopo che i due erano tornati da un'uscita nel centro di Firenze, serata in cui avrebbero bevuto in abbondanza. In un'intervista esclusiva al MailOnline, un amico di famiglia ha dichiarato: "Jennie è devastata. È stata vittima di un attacco scioccante e violento per mano dell'uomo con cui aveva una relazione stabile di lungo termine. Ora sta cercando di rielaborare e accettare quello che le è successo". Dopo più di una settimana in ospedale, Platt è stata dimessa, ma sono ancora visibili i segni della violenza: oltre ai postumi degli interventi subiti a causa della frattura sul volto, la donna è ancora costretta alla sedia a rotelle.
La morte di Bibey - La versione di Platt sembrerebbe trovare conferme nelle analisi mediche effettuate su entrambi. L'uomo aveva segni di colluttazione sul collo e sulle braccia e potrebbe essere deceduto a causa di un malore forse per via dell'abuso di cocaina, a cui è risultata positiva anche la compagna, e altre sostanze. La stessa autopsia ha infatti confermato che non c'erano segni di violenza sul corpo dell'ex rugbista. Secondo quanto emerge delle indagini, l'uomo avrebbe fatto uso di droghe per diverso tempo, inoltre l'amico di Platt intervistato dal MailOnline ha raccontato che Bibey ha sofferto a lungo di problemi mentali e che proprio negli ultimi mesi aveva avuto una ricaduta importante.