Alta tensione sull'asse Pechino-Washington. La speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, è sbarcata a Taipei, in Taiwan, intorno alle 22:45 locali (le 16:45 italiane). Ad accoglierla il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu. "Sono a Taiwan per sostenere la sua vivace democrazia", ha dichiarato Pelosi. L'aereo sul quale viaggiava Pelosi ha fatto tappa in Malesia, ripartendo da Kuala Lumpur e seguendo la rotta che passa per le Filippine "al fine di minimizzare i rischi di sicurezza". Nessuna delle più alte cariche degli Stati Uniti ha messo piede a Taiwan negli ultimi 25 anni. La Cina, da parte sua, ha definito la visita "una grave violazione" della propria sovranità e ha annunciato esercitazioni militari intorno all'isola.
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha accusato gli Stati Uniti di "tradimento" e di essere "il più grande distruttore della pace odierna". L'Esercito popolare di liberazione ha annunciato l'invio dei jet Su-35 fighter nello Stretto di Formosa mentre l'aereo della Pelosi si apprestava ad atterrare. Saranno inoltre condotte "importanti esercitazioni militari e attività di addestramento, comprese esercitazioni a fuoco vivo" da giovedì a domenica in sei aree marittime (di cui tre sul lato orientale) per circondare l'isola. Dal canto suo, Taiwan ha denunciato l'incursione di 21 caccia cinesi, ma ha definito "fake news le voci secondo cui i caccia Su-35 avrebbero attraversato lo Stretto di Taiwan".
Pelosi è la prima speaker a visitare l'isola dopo quella del 1997 di Newt Gingrich. In prossimità dell'arrivo del suo aereo, l'iconico grattacielo della capitale, il Taipei 101, ha lanciato i banner luminosi: "Benvenuta a Taiwan, grazie speaker Pelosi, Taiwan ama gli Usa". In tardissima serata, il ministero degli Esteri cinese ha convocato l'ambasciatore americano a Pechino, Nicholas Burns, esprimendo "forte opposizione e ferma condanna" per la visita.
Navi da guerra Usa al largo dell'isola - Quattro navi da guerra Usa sono posizionate al largo di Taiwan per esercitazioni standard. La loro presenza, precisano fonti del Pentagono, "potrebbe però diventare una questione di sicurezza internazionale". Tra queste vi sarebbero la USS Ronald Reagan, nel Mar delle Filippine, la cui presenza era già stata segnalata, l'incrociatore missilistico USS Antietam e il cacciatorpediniere USS Higgins.
Pelosi: "La mia visita è la prova dell'impegno Usa per democrazia" - Pelosi ha affermato che la visita è "in linea con l'impegno americano a sostegno della democrazia sull'isola". La speaker ha sottolineato in particolare che l'iniziativa "onora l'incrollabile impegno dell'America nel sostenere la vivace democrazia taiwanese. Le nostre discussioni con la leadership di Taiwan riaffermano il nostro sostegno al nostro partner e promuovono i nostri interessi condivisi, incluso il progresso di una regione indo-pacifica libera e aperta. La nostra visita è una delle numerose delegazioni del Congresso a Taiwan e non contraddice in alcun modo la politica di lunga data degli Stati Uniti, ma non ci devono essere cambiamenti dello status quo".
Cina: "Usa traditori di Taiwan" - La Cina è andata all'attacco degli Usa, accusandoli di "tradimento" e di essere "il più grande distruttore della pace odierna". Il ministro Wang Yi ha sottolineato che il principio dell'Unica Cina "è il consenso universale, la base politica per gli scambi della Cina con altri Paesi, il nucleo di interessi fondamentali e una linea rossa e di fondo insormontabili". Alcuni politici "si preoccupano solo dei propri interessi, giocano apertamente con il fuoco su Taiwan e diventano nemici di 1,4 miliardi di cinesi che non finiranno mai bene".
"Grave violazione della sovranità cinese" - La visita di Pelosi "a Taiwan, in Cina, è un'escalation della collusione tra Taiwan e Stati Uniti, che è di natura pessima e che ha conseguenze molto gravi". Si tratta, ha scritto in una nota l'Ufficio per gli affari di Taiwan del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese, "di una grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Cina, una grave violazione del principio della Unica Cina". La riunificazione "della madrepatria e il grande ringiovanimento della nazione sono entrati in un processo storico irreversibile. La madrepatria deve essere unificata e lo sarà".
Navi e aerei da guerra cinesi lambiscono linea mediana dello Stretto - Fin dalle prime ore dell'alba, diversi aerei da guerra delle forze armate cinesi hanno sorvolato lo Stretto di Taiwan lambendone la linea mediana. Lo riferiscono fonti citate dalla stampa taiwanese, secondo cui in prossimità del confine ufficioso tra la Cina continentale e Taiwan sono stazionate da lunedì anche diverse navi da guerra cinesi. Secondo fonti della Difesa dell'Isola, la permanenza di navi e aerei in prossimità della linea mediana è inusuale e "molto provocatoria", anche nell'accresciuta situazione di tensione comportata dai sorvoli quasi quotidiani di aerei cinesi all'interno della zona di identificazione per la difesa aerea di Taiwan.
Cina: stop import beni alimentari da 180 società di Taiwan - Nel frattempo, con una mossa che appare di ritorsione, la Cina ha sospeso l'import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan. I media di Taipei hanno rimarcato che "l'improvvisa mossa delle dogane cinesi causerà un duro colpo" all'industria alimentare locale, tra agricoltura e pesca. Le dogane, in base ai rilievi ufficiali, hanno contestato "la violazione delle normative pertinenti e interrotto d'urgenza l'import". Dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni taiwanesi per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.
Taiwan: determinati a proteggere l'isola dalle minacce della Cina - L'esercito di Taiwan si è detto "determinato, capace e fiducioso" di poter proteggere l'isola dalle crescenti minacce della Cina. "Stiamo preparando meticolosamente vari piani e le truppe adeguate saranno inviate per rispondere in linea con i regolamenti di risposta alle situazioni di emergenza e alla minaccia posta dal nemico", ha reso noto il ministero della Difesa di Taipei in un comunicato.
La Russia: "La visita di Pelosi è pura provocazione" - Nella contesa sino-americana si inserisce anche la Russia. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che "tutto ciò che riguarda questo tour e una possibile visita a Taiwan" di Nancy Pelosi "ha ovviamente un carattere puramente provocatorio". La Russia appoggia la Cina sulla questione di Taiwan e comprende le preoccupazioni di Pechino.