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M5s, Grillo difende i due mandati | Calenda verso il sì al Pd, accordo Di Maio-Tabacci | Salvini: "Ministri di peso prima del voto"

L'addio dei dissidenti Cinquestelle: lasciano anche Crippa e D'Incà. Letta: "Nessuna alleanza con il Movimento. Renzi? Non metto veti"

Ansa

Beppe Grillo all'attacco dal suo blog. "Sapevamo di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per contagiarci, ma alla fine vinceremo". Il fondatore dei 5 Stelle difende il tetto dei due mandati, mentre non si fermano le defezioni nel Movimento: lasciano anche Crippa e D'Inca. Nello schema delle alleanze, Calenda annuncia una decisione entro lunedì "con il Centro o con il Pd". Intanto è stato siglato l'accordo tra il ministro degli Esteri Di Maio, leader di Ipf, e il sottosegretario Tabacci, fondatore di Centro Democratico. E il centrodestra pensa già ai ministri: "I nomi vengano fatti prima del voto", dice il capo della Lega Salvini.

Conte al lavoro sulle liste - Se Grillo si prepara a una campagna elettorale in solitaria, i vertici del Movimento si stringono intorno a Conte, respingendo le interpretazioni secondo cui l'epilogo del braccio di ferro sui mandati abbia sancito una sorta di commissariamento del leader. "La deroga solo per alcuni - ha chiarito l'ex premier - rischiava di innescare una logica da 'fedelissimi di Conte', mentre io voglio fedelissimi del M5s". Ora la concentrazione è sulla definizione delle liste, in cui dovrebbe rientrare fra gli altri l'ex sindaco di Torino, Chiara Appendino. "Avremo delle illustri personalità che nei rispettivi campi di attività hanno dimostrato di avere piena consonanza con le battaglie del M5s", ha anticipato Conte.

Calenda: "Decisione entro lunedì" - Sembra sempre più vicina, intanto, l'alleanza tra Calenda e il Pd. La fine del grande 'ballo' delle alleanze scoccherà all'inizio della prossima settimana. "Non possiamo sbagliare la decisione sulla corsa in coalizione al centro o con il Partito Democratico - ammette il leader di Azione -. Da questa decisione dipende la possibilità di contendere la vittoria, che non reputo affatto certa, alla destra e di dare al Paese un governo decoroso. Le variabili sono molte e complesse", scrive su Facebook. 

Accordo Di Maio-Tabacci, Letta esclude accordi con il M5s -La giornata segna anche l'accordo raggiunto tra Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Lunedì mattina a Roma ci sarà il lancio del nuovo progetto: "Sarà l'evoluzione di Insieme per il futuro", confermano dall'entourage del ministro e non è ancora escluso che anche Federico Pizzarotti e il fronte civico dei sindaci faccia parte di questo 'polo'. Sul fronte Dem, Enrico Letta ribadisce il suo no all'alleanza con il M5s. "Renzi? Io non metto veti nei confronti di nessuno, sto discutendo con tutti", dice il segretario.

Salvini: "Nomi dei ministri sul tavolo prima del voto" - Nel centrodestra è Matteo Salvini a suggerire alcune regole di ingaggio: "L'invito della Lega - spiega - è di promettere poco e quello che si promette, si mantiene". Non solo. L'ex titolare del Viminale prova a giocare d'anticipo su alleati e avversari: "Sicuramente proporrà che prima del voto i nomi di alcuni ministri vengano messi sul tavolo".

Azione, Calenda in conferenza stampa insieme a Gelmini e Carfagna

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