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Morta Gabriella Carsano, la "mamma-nonna" cui fu tolta la figlia perché giudicata "inaffidabile"

La donna, che partorì a 56 anni, era stata accusata col marito di aver lasciato la bambina, allora neonata, sola in auto. Furono assolti, ma non riottennero più la piccola (che nel frattempo era stata adottata)

Ansa

È morta a 69 anni, dopo una grave malattia, la "mamma-nonna" Gabriella Carsano, cui nel novembre 2011 il Tribunale dei minori di Torino tolse la figlia di 2 anni. La vicenda iniziò con una denuncia da parte dei vicini di casa, secondo cui la bambina - quando aveva pochi mesi - fu lasciata sola in auto durante una breve commissione. La donna e il marito Luigi Deambrosis furono assolti dall'accusa di inadeguatezza genitoriale e abbandono, ma nel frattempo la piccola era stata data in affidamento. Nel 2018 l'adozione è diventata definitiva, e la coppia non ha mai più riavuto la bimba.

L'accusa del marito - La piccola era stata concepita attraverso la fecondazione artificiale quando la donna aveva 56 anni e il marito 68. I due vivevano in un paese del Casalese, in provincia di Alessandria. "Ho solo una cosa da dire: l'hanno fatta morire gli assistenti sociali", ha detto Deambrosis, ora 81enne e vedovo, interpellato dall'Ansa.

Il commento alla sentenza - L'uomo aveva già usato poche parole per commentare le varie tappe della vicenda giudiziaria, cominciata nel 2011 e di fatto conclusasi nel 2018 con l'adottabilità definitiva della bambina, che allora aveva 8 anni. "È una sentenza che non si può neanche commentare. Non abbiamo null'altro da dire", aveva detto dopo la pronuncia della Cassazione.

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