Massimo Bochicchio, dal Dna arriva la conferma definitiva: è suo il corpo carbonizzato
Non ci sono più dubbi: l'uomo morto il 19 giugno a Roma, sulla via Salaria, in un incidente in moto è proprio l'ex broker dei vip, accusato di una maxi-frode ai danni di alcuni personaggi dello spettacolo
Ora non ci sono più dubbi. La persona morta il 19 giugno a Roma, sulla via Salaria, in un incidente in moto è il broker Massimo Bochicchio: la conferma arriva dal test del Dna, il cui risultato è stato depositato dalla genetista che ha paragonato il profilo della vittima con quello del fratello. L'uomo era sotto processo a Roma per riciclaggio e abusiva attività finanziaria: era accusato di aver sottratto a personaggi dello spettacolo e del calcio circa 300 milioni di euro in una maxi-frode. Ora la salma potrà essere restituita ai familiari per i funerali.
Gli inquirenti hanno dunque completato l'iter avviato alcune settimane fa sui resti carbonizzati dell'uomo, con la conferma definitiva che si trattava proprio di Bochicchio.
L'incidente - Secondo la prima ricostruzione, il 56enne aveva perso il controllo della moto finendo contro un muro, con l'impatto che avrebbe causato un'esplosione. Ma dopo aver sentito alcuni testimoni la dinamica si è ribaltata: il mezzo sarebbe prima esploso, e poi avrebbe sbattuto contro il muro.
Le cause - Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi sulla morte del broker. Si va dal sabotaggio della moto al possibile suicidio, anche se l'ipotesi più accreditata sembra esser quella di un malore alla guida. L'uomo aveva promesso di rimborsare tutti i clienti vip che lo avevano portato in tribunale con l'accusa di averli raggirati.