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Ospite al "Jazz Meeting" il pianista e compositore Patrizio Fariselli

Il leggendario tastierista degli Area ha proposto brani della band che, a decenni di distanza, non accusano i segni del tempo

Tgcom24

Un momento magico, quello vissuto da un pubblico attento e competente come quello del "Museo Casa Menotti" di Spoleto, in occasione del concerto di piano "solo", del maestro Patrizio Fariselli. Il leggendario tastierista degli Area ha proposto brani della band che a decenni di distanza, non accusano i segni del tempo, ma anzi grazie alla perizia del musicista, si ampliano e si attualizzano. Tra i presenti nella sala che ospita il pianoforte che appartenne al Maestro Menotti, non solo persone che hanno vissuto quel periodo, ma anche tanti giovani.

Lo stesso Fariselli, gradito ospite a " Jazz Meeting", ha spiegato perché a suo giudizio, gli Area sono ancora così amati. "La nostra originalità -ha detto - sta forse nel fatto che già prima di formarci ufficialmente, nei primi anni 70 per ispirarci nella composizione delle musiche, non guardavamo tanto agli Stati Uniti o alla Gran Bretagna ma all'est dell'Europa: i Balcani, la Grecia, l'isola di Creta o la Turchia. In un brano di Don Ellis: 'Bulgarian Bulge', dall’album 'The New Don Ellis Band Goes Underground', si possono cogliere gli echi di quella che poi è diventata anche la nostra musica".

Moltissimi in questi anni si sono cimentati in giudizi su Demetrio Stratos come cantante e ricercatore, ma come era il Demetrio Stratos persona?

Molto timido e umile, ed era forse proprio per vincere questa timidezza, che sul palco appariva con tutta la grinta possibile e con una presenza fisica notevole, una voce rimasta unica a decenni di distanza, tutt'ora oggetto di attenzione da studiosi di tutto il mondo. Basti pensare che il primo libro ufficiale su di lui “Demetrio Stratos: Alla ricerca della voce-musica”, pubblicato Auditorium Edizioni nel 2003, fu scritto dalla ricercatrice e musicologa brasiliana Janete El Haouli. Il suo cantare perfettamente anche in inglese, avrebbe potuto aprirci al mercato internazionale; ci ha lasciati troppo presto.

La tua attività di musicista, compositore e ricercatore, proseguirà intensamente anche dopo Spoleto 

Ho un album che ho realizzato già da tempo, ma che non ho ancora pubblicato; a fine agosto tornerò in Umbria sul lago Trasimeno per un altro concerto, mi piacerebbe per il prossimo anno presentare una produzione per il Festival dei due mondi di Spoleto. Nel concerto al Museo Casa Menotti, sono rimasto colpito dall'accoglienza e dell'attenzione del pubblico di questa città nei miei confronti. Le dimensioni della sala hanno avvicinato chi suonava a chi ascoltava.

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