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Scontro Argentario, indagato anche il conducente della barca a vela

"Un atto dovuto" in attesa di accertamenti, precisa la procura di Grosseto, che esclude al momento l'utilizzo del pilota automatico. Proseguono le ricerche della donna dispersa dopo l'incidente

Ansa

Per l'incidente avvenuto il 23 luglio all'Argentario, dove una barca a vela e uno yacht si sono scontrati, e in cui una persona è morta e una dispersa, "risultano indagati i rispettivi conducenti delle imbarcazioni per i reati di omicidio colposo aggravato e danneggiamento con pericolo colposo di naufragio". Così una nota della procura di Grosseto, in cui si spiega inoltre che al momento non ci sono elementi che indichino "l'utilizzo, da parte di uno dei natanti, del pilota automatico".

"Iscrizione nel registro degli indagati atto dovuto" - L'iscrizione nel registro degli indagati dei conducenti delle due imbarcazioni, "è un atto dovuto, in considerazione della necessità di dover esperire accertamenti anche di natura irripetibile", spiega ancora la procura di Grosseto. L'incidente è costato la vita ad Andrea Giorgio Coen, 59 anni, gallerista di Biella da anni residente a Roma mentre proseguono le ricerche di Anna Claudia Cartoni, ex ginnasta romana di 60 anni, che risulta dispersa.


"Nessuno dei soggetti in stato di alterazione" - Sulla dinamica degli eventi, aggiunge la procura, "sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti e non è possibile ipotizzare una prima ricostruzione attendibile dei fatti. Al riguardo, si evidenzia che non risultano, allo stato, elementi circa la possibilità di utilizzo, da parte di uno dei natanti, del pilota automatico", ipotesi emersa nei giorni scorsi con riferimento allo yacht a motore. "Parimenti, al momento - prosegue la nota - non risulta che nessuno dei soggetti conducenti fosse in stato di alterazione da sostanze stupefacenti o alcoliche al momento del sinistro".

"Esame autoptico dell'uomo deceduto" - "Nei prossimi giorni - conclude la procura - sarà effettuato l'esame autoptico dell'uomo deceduto e nel frattempo proseguiranno le indagini di polizia giudiziaria condotte dai militari della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Grosseto".
 

Scontro tra barche all'Argentario

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