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Si tuffa in acqua per salvare il figlio, 52enne inglese annega nel lago di Garda

L'uomo, che si trovava con la famiglia a Limone per festeggiare il suo compleanno, si è gettato per aiutare il ragazzino in difficoltà. Colto da una probabile sincope da sbalzo termico, non è più riemerso

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Si è tuffato nel lago di Garda per aiutare il figlio 14enne in difficoltà, ma non è più riemerso dalle acque. Aran Chada, 52enne inglese, è ancora ufficialmente disperso dopo due giorni di ricerche a Limone, sulla sponda bresciana. Il punto del lago in cui l'uomo si è gettato tocca una profondità di 100 metri. Secondo Antonello Ragadale, comandante della guardia costiera locale, il 52enne potrebbe aver avuto una sincope da sbalzo termico: "Faceva molto caldo, ma l'acqua era di dieci gradi più fredda".

Cosa è successo - In patria il 52enne è già stato ribattezzato "eroe britannico". Chada e la sua famiglia erano in vacanza sul lago di Garda per festeggiare il suo compleanno. Avevano deciso di noleggiare una barca. Venerdì pomeriggio il figlio, dopo essersi tuffato, ha riscontrato qualche difficoltà nello stare a galla: il padre si è quindi gettato in suo aiuto, ma improvvisamente ha cominciato a respirare a fatica fino a scivolare sott'acqua, sotto lo sguardo della moglie e dell'altra figlia.

Le ricerche - A dare l'allarme è stata proprio la donna, che indicando l'acqua ha chiesto aiuto alle altre barche nelle vicinanze. Erano a circa 500 metri dalla riva. Le speranze di ritrovarlo in vita sono praticamente nulle. "Temiamo sia annegato, stiamo facendo tutto il possibile per trovare il corpo", ha detto il comandante della guarda costiera citato dal Sunday Times.

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