Fiumi e laghi segnano i paesaggi del Giappone: spesso preferiti dai giapponesi stessi come meta per escursioni e gite, soprattutto in occasione di spettacolari variazioni stagionali della Natura. Nel Giappone fortemente antropizzato che noi conosciamo, i corsi e gli specchi d’acqua costituiscono un rifugio bucolico, adatto ad attività outdoor e rilassanti con la famiglia e amici.
Ecco alcuni consigli per chi si reca nel Paese del Sol Levante.
Fiume Mogami (Yamagata) - Il fiume Mogami, nel Giappone settentrionale, attraversa una splendida valle circondata da monti, paesaggi verdeggianti e cascate. La discesa in barca del fiume è alquanto pittoresca perché animata, molto spesso, dai canti tradizionali dei barcaioli. Ogni stagione è ideale per ammirare lo splendore della natura che circonda quello che, un tempo, era considerato la principale arteria di comunicazione tra il nord del Giappone e Kyoto: adornato da ciliegi in primavera, avvolto nel verde d’estate, acceso dai caldi colori del foliage autunnale e ammantato di neve in inverno il Mogami è anche protagonista di uno haiku di Matsuo Basho, incluso nel diario di viaggio in Tohoku "Oku no Hosomichi". In inverno, per mitigare le fredde temperature, le barche vengono equipaggiate con dei kotatsu, dei tavolini bassi forniti di un sistema di riscaldamento nella parte inferiore e coperti da un grande futon.
Fiume Shimanto (Kochi) - Dal Tohoku allo Shikoku, attraversato da questo lungo fiume (196 km), le cui acque sono apprezzate per la purezza: il fiume Shimanto attraversa un paesaggio naturale, tuffandosi nell'Oceano Pacifico nei pressi della città di Shimanto, mai interrotto da barriere né dighe ma punteggiato da case e piccoli villaggi. Un paesaggio bucolico, amato dai campeggiatori, che possono praticare innumerevoli attività all’aria aperta: non sono rari i cicloturisti o chi si cimenta nella pesca tradizionale, risale le correnti in canoa o fa rafting. A collegare le rive del fiume, 47 ponti pedonali senza parapetto, per resistere alle alluvioni. Una volta nella regione, potrete visitare Kochi, una città famosa per il ramen, la natura rigogliosa, le numerose grotte di Ryuga, formatesi centinaia di milioni di anni fa, e altre attrazioni come il castello, dalla struttura interamente in legno risalente all’inizio del XVIII secolo, l'unico castello in Giappone a vantare ancora fortezza originale e il palazzo dei suoi signori feudali.
Fiume Kitayama e gola di Dorokyo (Wakayama) - Le acque tumultuose del fiume Kitayama sono perfette per le discese in rafting a bordo delle zattere in legno tradizionali, sulle quali si deve stare in piedi sostenendosi ai corrimano in metallo e legno. Una bella sfida, divertente e avventurosa, ma anche ricca di storia: a Kitayama, per centinaia di anni la costruzione delle zattere di tronchi è stata un'attività molto importante. Secondo la tradizione, i tronchi venivano legati tra loro, creando zattere utili per i trasporti lungo il fiume. La meravigliosa gola di Dorokyo si snoda attraverso 31 chilometri di insenature frastagliate scolpite nei millenni, da una potente erosione che ha creato un corridoio naturale quasi irreale e di bellezza incontaminata.
Lago Kinrin (Oita) - Avvolto nella nebbia mattutina, questo lago ha la caratteristica di ospitare sorgenti calde e fredde che s’incontrano. È un luogo molto piacevole dove passeggiare per momenti rilassanti in mezzo alla natura. In zona ci sono diversi musei e gallerie d’arte e bagni di acqua termale.
Laghi Akan e Mashu (Hokkaido) - All’interno del Parco nazionale di Akan-Mashu, l’incontaminato Lago Mashu nasce all’interno di un cratere. Spettacolari le acque blu profonde; definito dalla popolazione Ainu "Mashinko", che significa lago del diavolo. Si può camminare intorno al bordo del cratere fino alla cima di Mashudake, il cratere più piccolo situato sul lato meridionale del lago. Il lago Akan è anche l’habitat dei marimo, delle alghe dalla curiosa forma di palla.
Goshikinuma (Fukushima) - Con l’eruzione del Monte Bandai centinaia di anni fa, si formarono 5 caldere; ognuna di queste è uno specchio d'acqua, ognuna con il proprio colore distintivo, che si intensifica e cambia seguendo il mutare delle stagioni. Gli specchi d’acqua sono collegati da un sentiero lungo 4 km ma si possono esplorare anche in barca.
Lago Suwa (Nagano) - Secondo le credenze popolari, le creste che si formano sulla superficie ghiacciata di questo lago (il più grande della prefettura) sarebbero le tracce del passaggio del dio Suwa Myojin che attraversa lo specchio d’acqua per fare visita alla moglie, la dea Yasakatome-no-kami, che alberga in un santuario sulla riva opposta. In realtà il fenomeno, conosciuto come “omiwatari” (“attraversamento della divinità”) è il risultato dell’interazione tra la superficie ghiacciata e le acque termali che scorrono in profondità. Il lago è circondato da una pista ciclopedonale lunga 16km; chi non è dotato di bicicletta può noleggiarne una nelle vicinanze. Nei pressi del lago si trova anche il Suwa Jinja, uno dei santuari più antichi del Giappone mentre per gli amanti della buona tavola ci sono le Suwa Gokura, cinque cantine che da oltre duecento anni producono sake di qualità. Sempre il sake è protagonista del biennale Nomiaruki Sake Drink and Walk di Kami-Suwa, durante il quale le cantine della zona aprono le loro porte ai visitatori.
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