AL 20esimo posto PER DURATA

Tutti i numeri del governo Draghi

Per l'esecutivo guidato dell'ex numero uno della Bce 552 giorni di vita e 56 fiducie in Parlamento 

Quello del governo Draghi è stato il 67esimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo della 18esima legislatura, dopo il Conte I e il Conte II. L'ex numero uno della Banca centrale europea è entrato in carica il 13 febbraio 2021, con la pandemia Covid in corso e un Pnrr da gestire, sostenuto da una larghissima maggioranza parlamentare: il 17 febbraio al Senato ha ottenuto la fiducia con 262 voti favorevoli, 40 contrari e due astenuti; il 18 febbraio, stesso risultato alla Camera, con 535 voti favorevoli, 56 contrari e 5 astenuti. Il premier è rimasto in carica per 552 giorni (18 mesi), una durata che lo colloca al ventesimo posto per permanenza a Palazzo Chigi dal 1948 ad oggi.
 

Uno dei primi provvedimenti del Consiglio dei ministri, presieduto da Draghi, il 22 febbraio, è la conferma del blocco degli spostamenti fra regioni, a causa del Covid, fino al 27 marzo.

Nel corso del governo di unità nazionale di Draghi sono state approvate, diverse riforme che hanno riguardato lo sport, il codice dello spettacolo, la giustizia penale, la giustizia civile, il disegno di legge delega sulla riforma fiscale, ordinamento giudiziario, il Csm, le concessioni balneari. Il governo Draghi ha posto la questione di fiducia 55 volte. La 56esima è stata la fiducia tecnica ottenuta solo da un terzo della sua larga maggioranza che lo porterà alle dimissioni defintive al Colle. Nelle ultime tre legislature solo Matteo Renzi ha fatto meglio con 66 volte, terza posizione per Mario Monti con 51.

La crisi di governo si è materializzata il 14 luglio scorso quando l'esecutivo ha posto la questione di fiducia sulla discussione del Dl Aiuti al Senato: in 172 hanno votato a favore, 39 i contrari. Il gruppo dei 61 senatori del M5s non ha partecipa al voto. Così il premier Draghi è salito al Colle per rassegnare le sue dimissioni che sono state respinte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.