Usa, diversi parlamentari arrestati a manifestazione pro-aborto a Washington: anche la democratica Alexandria Ocasio-Cortez
In totale le persone finite in manette sono 35, tutte sono state poi rilasciate e dovranno pagare una multa
Diciassette parlamentari americani, tra cui la democratica Alexandria Ocasio-Cortez, sono stati arrestati e poi rilasciati a una manifestazione pro-aborto andata in scena a Washington vicino al Campidoglio e alla Corte Suprema degli Stati Uniti. I manifestanti, spiega la polizia su Twitter, non avrebbero liberato la strada dopo i tre avvertimenti di rito effettuati dalle forze dell'ordine proseguendo nel blocco del traffico. In totale le persone arrestate sono 35, tutte sono state poi rilasciate e dovranno pagare una multa.
Usa, diversi parlamentari arrestati a manifestazione pro-aborto a Washington
La parlamentare democratica Ilhan Omar ha scritto sul social network di essere stata arrestata durante un "atto di disobbedienza civile". "Farò di tutto per lanciare l'allarme sull'assalto ai nostri diritti", ha aggiunto colui che è un esponente dell'ala sinistra dei democratici, come Alexandria Ocasio-Cortez.
Un video ricondiviso sull'account Twitter di quest'ultima, soprannominata AOC, la mostra scortata da un agente di polizia fuori dalla strada di fronte all'edificio della Corte Suprema. Quest'ultima ha limitato a fine giugno il diritto costituzionale all'aborto negli Stati Uniti, restituendo a ciascuno stato il diritto di proibirlo e provocando uno tsunami politico.
I democratici e il presidente Joe Biden stanno cercando di mobilitare il loro elettorato su questo tema in vista delle elezioni di medio termine previste a novembre. Secondo il media americano Axios, i 17 parlamentari arrestati, membri della Camera dei rappresentanti, sono tutti democratici e principalmente donne.
Fu in questa stessa via, nel cuore della capitale federale e situata tra il Campidoglio e la Corte Suprema, che migliaia di persone si erano radunate nelle ore e nei giorni successivi alla storica decisione dell'Alta Corte, il 24 giugno, per protestare contro uno storico "ritorno al passato".
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