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Sardegna, a 90 anni la prima gita in mare aperto: il regalo del nipote ai nonni

"Non è mai troppo tardi per provare l'ebbrezza del gommone", è la didascalia che accompagna le immagini virali dei due anziani sul gommone tra spiagge e grotte del Golfo di Orosei

Sardegna, a 90 anni la prima gita in mare: il regalo del nipote ai nonni

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La prima gita in mare aperto per Giuseppe Chessa, 90 anni, e sua moglie Antonietta Cambone, 83, è stata su un gommone nel Golfo di Orosei. Si è trattato del regalo di un nipote, titolare di una società che noleggia natanti. "Non è mai troppo tardi per provare l'ebbrezza del gommone", è la didascalia che accompagna le immagini dei due nonni tra spiagge e grotte, in una giornata che è stata per loro davvero emozionante. Quegli scatti, pubblicati su Facebook e Instagram, sono subito diventati virali.

Antonietta e Giuseppe, 60 anni di matrimonio, otto figli, 12 nipoti e 5 pronipoti, sono nati e cresciuti a Galtellì, un paese a pochi chilometri dal mare nel Golfo di Orosei, nella costa centro orientale della Sardegna, ma non avevano mai fatto un giro in barca per ammirare la loro costa.

"Li ho dovuti far aspettare prima di realizzare il loro desiderio perché ho dovuto trovare una giornata in cui le condizioni del mare fossero ottimali data la loro età, ma non vedevo l'ora di poter accontentare la nonna che era quella più impaziente - ha raccontato il nipote Giuseppe Chessa junior, che ha realizzato questo sogno. - Il nonno in realtà era un po' riluttante anche se alla fine delle tre ore di navigazione anche a lui brillavano gli occhi per la bellissima giornata trascorsa".

Gallipoli, malato di Sla chiede di vedere il mare: i volontari esaudiscono il suo desiderio

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Tramite la sua lavagna, il suo unico modo di comunicare, ha chiesto di poter vedere il mare. I volontari dell'associazione Life Guard che lo stavano trasportando da casa sua all'ospedale "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli, lo hanno accontentato. E' la storia di Francesco, 62 anni, malato di Sla. I soccorritori hanno prima consultato i medici, che hanno autorizzato la deviazione, a patto che Francesco restasse sdraiato sulla barella. E così l'ambulanza si è diretta verso il lungomare di Gallipoli dove, una volta arrivati, i soccorritori hanno aperto il portellone per permettere al 62enne di vedere il mare. "Alzarsi la mattina per andare a lavoro non sapendo cosi ti aspetta, poi una richiesta speciale fatta da un paziente speciale: la voglia di vedere il mare. Noi che nonostante tutto ti diciamo di sì perché una richiesta del genere non si può negare, apriamo il portellone ed è  li che il tuo viso si illumina di immenso ed è in questo momento che sono fiera del lavoro che faccio perché in quell'istante, nonostante la sofferenza si vede la tua felicità. Grazie a te per avermi donato quello sguardo! Questi siamo noi, questi sono i nostri ragazzi. Donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi", ha scritto una delle volontarie su Facebook.

"Quando ho postato le foto sui social - ha aggiunto - mi aspettavo che incontrassero del gradimento ma non che diventassero virali. Ora ci stiamo godendo questo bellissimo momento".

E i nonni, dal canto loro, ammettono che non si aspettavano tanto clamore: "Quando sono andata in farmacia tutti mi facevano i complimenti per la foto in barca e pensavo: ma possibile che lo sappiano tutti dove siamo andati?", racconta Antonietta sorridendo.

Tra le tappe di questa "avventura" marina per i due anziani le Grotte del Bue Marino, la spiaggia di Cala Luna e, infine, Cala Sisine. 

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