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Ucraina, anche la catena d'abbigliamento H&M abbandona il mercato russo

La multinazionale svedese ha dichiarato di voler lasciare la Russia dopo aver interrotto le vendite delle proprie linee poco dopo lo scoppio della guerra

Ufficio Stampa

La catena d'abbigliamento Hennes & Mauritz (H&M), protagonista del mercato fast fashion, ha dichiarato di voler rinunciare alla propria presenza all'interno del mercato russo, seguendo, così, la scia di altri marchi conosciuti a livello mondiale come, ad esempio, il re dei mattoncini giocattoli, Lego.

Stop alle vendite - L'azienda, fondata il 4 ottobre 1947, in Svezia, da Errling Persson e proprietaria anche dei marchi Cheap Monday, COS, Monki, Weekday & Other Stories e Honda, è presente in Russia con i propri punti vendita dal 2009. In seguito alla decisione della Russia d'invadere l'Ucraina, la multinazionale ha deciso di manifestare il proprio dissenso prendendo i primi provvedimenti. Il 2 marzo 2022, infatti, la società decise di sospendere tutte le vendite nel mercato russo.

Decisione inevitabile - La società ha deciso, poi, di andare oltre. In una nota aziendale, infatti, è stato dichiarato che: "Date le attuali sfide operative e un futuro imprevedibile, l'azienda annuncia oggi di aver deciso di avviare un processo di liquidazione dell'attività nel paese". La Direttrice generale del gruppo svedese, Helena Hemersson, ha affermato: "Dopo una matura riflessione, constatiamo che è impossibile continuare la nostra attività in Russia, tenuto conto della situazione".

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