FUGA FINITA

Dal Comasco ai Balcani, Massimo Riella arrestato in Montenegro: il detenuto era evaso 4 mesi fa

Il 48enne aveva fatto perdere le sue tracce approfittando di un permesso ottenuto per far visita alla tomba della madre 

© Facebook

E' finita dopo oltre quattro mesi la rocambolesca fuga di Massimo Riella, il 48enne di Brenzio, nel Comasco, che era scappato a marzo approfittando di un permesso ottenuto per far visita alla tomba della madre. Inizialmente si era nascosto nei boschi del Lario, sopravvivendo cacciando e con l'aiuto dei residenti della zona, e poi è fuggito all'estero. E' stato catturato sabato 16 luglio dai carabinieri in Montenegro. Ora attende l'estradizione.

Come riporta Il Corriere della Sera, nell'operazione di arresto della polizia penitenziaria, che si è avvalsa dell'aiuto dell'Interpol e delle autorità montenegrine, risulta che il 48enne si trovasse da tempo all'estero. Resta da chiarire se, per espatriare, sia stato aiutato da qualcuno che potrebbe averlo accompagnato o avergli procurato dei documenti falsi.

Raggiunto il Montenegro, Riella avrebbe cercato di nascondersi in località sperdute, campando come capitava. Abile nella caccia, era riuscito a sopravvivere per un lungo periodo nascosto nei boschi del Comasco, una zona che conosceva molto bene. In quel caso tutte le ricerche, con voli in elicottero e l'ausilio di unità cinofile, erano state vane. Ma la sua fuga è finita a 1.300 chilometri di distanza dai monti del Lario.

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