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Ancora vittime sul lavoro: 60enne muore folgorato nel Bresciano in cantiere Tav

A uccidere l'operaio sarebbe stata una scarica elettrica causata dall'urto tra il cassone del camion su cui stava lavorando con un cavo dell'alta tensione

ansa

Un autista di 60 anni è morto folgorato a Calcinato, nel Bresciano, mentre stava scaricando dal camion su cui stava lavorando della terra rimossa dagli scavi del tunnel della Tav Brescia-Venezia. Il cassone del veicolo avrebbe urtato un cavo dell'alta tensione e l'uomo, che in quel momento era solo, sarebbe stato colpito da una potente scarica elettrica. A lanciare l'allarme alcuni colleghi che lo hanno trovato successivamente. 

Tav, completati in Francia i primi 10,5 km del tunnel di base

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L'incidente mortale si è verificato nella mattinata di sabato 16 luglio nell'area deposito dei materiali di scavo del cantiere dove la vittima stava lavorando. Dalle prime ricostruzioni non sono ancora chiare le dinamiche che hanno portato alla morte del 60enne, ma per il momento l'ipotesi più accredita è che il cassone del camion sollevandosi abbia urtato i cavi trasmettendo all'uomo la scarica elettrica che lo ha ucciso. Quando i soccorsi sono arrivati, dopo essere stati contattati dai colleghi dell'operaio, il sessantenne era già morto.

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