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Grembiuli gialli a scuola per la parità di genere, scoppia la polemica

"Morning News" torna sull'iniziativa di una scuola del pistoiese, l'ultima dopo registri misti

Niente più distinzioni tra grembiuli blu e bianchi, ma uno uguale per tutti di colore giallo con l'obiettivo di evitare distinzioni tra maschi e femmine. Si tratta dell'ultima iniziativa, al via dal prossimo anno scolastico, promossa nella scuola materna dell'istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Buggiano, a Pistoia.

Come spiegato dal dirigente scolastico Alessandro Paone, non bisogna intendere "che i bambini e le bambine siano uguali", bensì che a questi siano garantiti "gli stessi diritti". "Nella scuola dell'Infanzia i bambini e le bambine hanno diritto a ricevere una educazione al rispetto delle differenze di genere, senza stereotipi, per far sì che negli anni successivi possano costruire una identità basata su principi di rispetto reciproco - si legge ancora nella nota - Pertanto, il Collegio dei docenti, perseguendo il contrasto alla creazione e allo sviluppo degli stereotipi di genere, ha deciso di unificare il colore del grembiulino".

Una decisione che ha subito provocato numerose polemiche, a partire dal "no comment" del leader della Lega Matteo Salvini e dal senatore Simone Pillon, che su Facebook scrive: "Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all'asilo ce la facciamo a lasciarli in pace?".

La proposta della scuola di Buggiano si accoda ad altre iniziative simili: come mostrato a "Morning News", in diversi istituti superiori di Torino è stato adottato stabilmente il linguaggio inclusivo, cioè senza distinzioni di genere e senza specificazioni sul sesso biologico, oltre alle cosiddette carriere "alias" per gli studenti che non si riconoscono nei generi "maschio" o "femmina".
 

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