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Fratelli Bianchi nullatenenti, i familiari di Willy rischiano di non avere i 550mila euro di risarcimento

Quando la sentenza di condanna sarà definitiva, i genitori e la sorella del 21enne ucciso a Colleferro (Roma) potranno chiedere un indennizzo da parte dello Stato

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Niente risarcimento alla famiglia di Willy? I fratelli Bianchi, condannati all'ergastolo per l'omicidio del 21enne a Colleferro (Roma), infatti risultano nullatenenti. Dalla sentenza emessa lunedì, è stata disposta una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori di Willy e di 150mila euro per la sorella (per un totale di 550mila euro).

Tuttavia Marco e Gabriele Bianchi, nonostante sui social millantassero una vita da nababbi, non risultano avere nulla. La stessa situazione c'è per gli altri due imputati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. La famiglia della vittima, dunque, potrà chiedere il risarcimento allo Stato.

I fratelli Bianchi, sottolinea l'avvocato della parte civile nel processo Domenico De Marzi a La Repubblica, "sarebbe difficile intentare una causa civile per avere i soldi. Sarebbe complicato capire a chi farla". I genitori, prima che gli venisse tolto in seguito ad alcuni accertamenti, infatti percepivano anche il reddito di cittadinanza

Dopo che l'ufficiale giudiziario avrà appurato l’impossibilità dei condannati a versare le somme stabilite dalla Corte, la famiglia di Willy potrà chiedere un indennizzo al ministero dell'Interno. Il risarcimento, in ogni caso, scatta dopo la sentenza definitiva, cioè quella della Cassazione. Gli avvocati dei quattro imputati hanno già preannunciato che faranno ricorso in Appello.

Ergastolo ai fratelli Bianchi, la denuncia: "Willy ha avuto giustizia ma il suo murale a Pescara non l'ha ancora trovata"

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Per gentile concessione di Florenzo Coletti
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Sono passati 13 mesi dalla denuncia dell'atto vandalico e proprio in quei giorni si apriva il dibattimento che ha portato il 4 luglio 2022 gli imputati Marco e Gabriele Bianchi alla condanna dell'ergastolo in primo grado. Tredici mesi dopo, dunque, il processo per la morte di Willy Monteiro Duarte si è concluso, mentre insoluta resta la vicenda del murale vandalizzato che Pescara aveva dedicato in centro al 21enne ucciso di botte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma). L'opera, realizzata, poco dopo l'omicidio, dallo street artist abruzzese Ipman, che ha rappresentato Willy nei panni di Superman, è ancora sfigurata. Le promesse fatte dalle istituzioni all'indomani della denuncia su Tgcom24 non sono state mantenute. Anche Ipman era pronto a restituire dignità a quel volto imbrattato e a replicare il suo lavoro a Roma. "Willy ha trovato giustizia. Questa immagine non l'ha ancora trovata - torna a commentare a Tgcom24 l'avvocato Florenzo Coletti che per primo segnalò le condizioni di questo murale. - Rinnovo l'appello alle istituzioni della città affinché intervengano per il recupero. La civiltà si vede dalle piccole cose".

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