L’estate è arrivata e la voglia di vacanza aumenta. Per viaggiare quest’anno si spenderà di più. Colpa dell’inflazione, certo. Ma il caro vacanze si fa sentire soprattutto per chi decide di viaggiare in areo, con i prezzi che sono aumentati del 90%. E i costi continueranno a crescere: raddoppiano i prezzo dei voli e dei traghetti, rispetto al periodo precedente alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. Tra i numeri dell’indagine di Altroconsumo c’è anche un dato positivo: diminuiscono i prezzi dei biglietti dei treni.
PREZZI DEL CARBURANTE IN IMPENNATA
Il motivo principale dell’aumento del costo dell’areo è il caro benzina. L’impennata dei costi del carburante, infatti, ha comportato un aumento considerevole dei biglietti aerei: secondo i dati Istat, sono aumentati del 90% rispetto allo scorso anno. E se si prende come riferimento giugno 2020, l’incremento è del 64%. Rispetto al 2019, ossia prima del Covid, le tariffe hanno messo a segno un rialzo del 56%.
VOLI INTERNAZIONALI PIÙ CARI
I voli più lunghi hanno fatto registrare gli incrementi più significativi. Quelli internazionali sono in salita del 124% rispetto al 2021, mentre sono cresciuti del 92% rispetto a due anni fa. I voli nazionali registrano una crescita più contenuta, solo +33% rispetto al 2021. Traghetti e trasporto marittimo in generale fanno un balzo all’insù con i prezzi lievitati del +21% rispetto al 2022 e +19% se si guarda al confronto con l’anno scorso.
TRENI IN CONTROTENDENZA
Chi non ha intenzione di rinunciare alle vacanze ma vuole spendere meno per spostarsi, può scegliere di viaggiare in treno. I prezzi dei biglietti sono in controtendenza e scendono del 10% rispetto allo scorso anno. Più contenuto la riduzione rispetto al 2020 e al 2019, rispettivamente del 5% e del 2%. Una valida alternativa da valutare per definire il budget delle vacanze perché muoversi con la propria auto diventerà ancora più costoso, dopo i prossimi aumenti dell’autostrada.
SEMPRE PIÙ COSTOSO ANCHE MUOVERSI IN AUTO
Gli automobilisti dovranno affrontare non solo i rincari del carburanti ma anche quello del casello dell’autostrada. “In attesa dei rincari sui pedaggi autostradali (+1,5%) preventivati per il 1° luglio 2022, ma non ancora messi in atto, gli italiani che scelgono di raggiungere le località marittime in auto devono fare i conti anche con i rincari dei carburanti" sottolinea Altroconsumo che ha deciso di approfondire questo tema conducendo un’inchiesta su quanto si spende rispetto agli anni passati su 12 tratte autostradali verso zone di mare. Per fare i calcoli si è ipotizzato un consumo medio di gasolio e benzina, confrontandolo con i prezzi del 2020 e 2021.
+48,2% PER VIAGGIARE IN AUTO RISPETTO AL 2020
Con la benzina che è arrivata a 2 euro al litro, chi viaggia in macchina spende oggi il 27,7% in più rispetto al 2021 e addirittura il +48,2% se si fa il confronto con il 2020. Partendo da Milano con destinazione Palinuro, un automobilista sborserà 58 euro in più rispetto al 2021 e 88 euro in più del 2020. Non va meglio neanche a chi deve fare il pieno di gasolio, con il prezzo che ormai si avvicina a quello della benzina. Per la tratta Milano-Rimini si spenderanno 22 euro in più di diesel rispetto all’anno scorso e 30 euro in più di due anni fa.