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Covid, Andrea Costa a Morning News: "Prudenza e responsabilità sì, ma paura no"

Il sottosegretario alla sanità: "L'obiettivo è quello di convivere con la pandemia, non di arrivare al contagio zero"

"Io credo che dobbiamo responsabilmente veicolare ai cittadini messaggi di tranquillità, positività e dire che siamo nelle condizioni di gestire questa situazione". Con queste parole il sottosegretario alla sanità Andrea Costa prova ad analizzare l'aumento dei contagi da Covid-19, che domenica 10 luglio ha fatto nuovamente registrare 79.920 nuovi casi e altri 44 morti.

"Siamo di fronte a un'estate senza restrizioni - esordisce in collegamento a "Morning News" - L'obiettivo è quello di convivere con la pandemia e non certo quello di arrivare al contagio zero, perché sarebbe impossibile. Dobbiamo guardare con attenzione il livello di occupazione degli ospedali, non il numero dei contagi, e sotto questo aspetto dobbiamo veicolare ai cittadini un messaggio di prudenza e responsabilità, ma non di paura".

Costa ha voluto porre l'attenzione sui dati legati alle terapie intensive, che al momento si attestano sul 4%, "una percentuale altamente sotto controllo che dimostra come il vaccino ci stia proteggendo dalle conseguenze gravi della malattia". Di fronte alle domande della conduttrice Simona Branchetti, il sottosegretario ha negato nuove misure restrittive previste dal Governo, rifacendosi al senso di responsabilità mostrato dai cittadini durante due anni e mezzo di pandemia: "Il governo ha avviato un percorso graduale nell'introduzione di misure restrittive e con la stessa gradualità lo abbiamo fatto nell'allentamento".

E aggiunge: "Sono contrario alla ricerca spasmodica del virus e del positivo. Dobbiamo attenzionare i cittadini che hanno sintomi e quelli che rischiano di più, ovvero gli anziani e i fragili. Arriveremo a una situazione di normalità quando un positivo senza sintomi potrà andare a lavorare indossando la mascherina, altrimenti si rischia un nuovo lockdown che bloccherebbe il Paese".

In merito alla quarta dose, Costa si rifà alle indicazioni scientifiche, sostenendo che non debba essere la politica a decidere a chi e quando somministrare la quarta dose: "Attendiamo che si esprimano Ema e Aifa, quindi inizieremo con la possibilità di vaccinazione per gli over 60". E guardando all'autunno avverte: "Questo virus ci ha insegnato che è difficile fare previsioni a medio e lungo termine, ma chi prevede un ottobre apocalittico non fa il bene del Paese".
 

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