Parte la sperimentazione del diploma in soli 4 anni per 100 classi. Il ministro dell'Istruzione, dell'Universit? e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato il decreto che d? l'avvio ad un Piano nazionale di sperimentazione che coinvolger? Licei e Istituti tecnici. L'avviso sar? pubblicato a fine mese sul sito del Miur e le scuole potranno fare domanda dall'1 al 30 settembre. Si potr? attivare una sola classe per scuola partecipante.
Fino a oggi sono 12 le scuole che hanno sperimentato percorsi quadriennali. Per valutare al meglio l'efficacia della sperimentazione, si prevede un bando nazionale, con criteri comuni per la presentazione dei progetti per 100 classi sperimentali in tutta Italia che partiranno nell'anno scolastico 2018/2019. Possono candidarsi sia scuole statali che paritarie.
La valutazione delle proposte - A valutare le domande sar? un'apposita Commissione tecnica. Le proposte dovranno distinguersi per un elevato livello di innovazione, in particolare per quanto riguarda l'articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l'utilizzo delle tecnologie e delle attivit? di laboratorio nella didattica, per l'uso della metodologia Clil (lo studio di una disciplina in una lingua straniera), per i processi di continuit? e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l'universit? e i percorsi terziari non accademici.
Garantito il raggiungimento degli obiettivi - Agli studenti dovr? essere garantito il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento nel percorso di studi scelto entro il quarto anno. L'insegnamento di tutte le discipline sar? garantito, eventualmente, potenziandone l'orario.
Il Comitato scientifico nazionale - Sar? compito di un Comitato scientifico nazionale valutare l'andamento nazionale del Piano di innovazione attraverso una relazione annuale che sar? trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Comitato verr? nominato dal ministro dell'Istruzione e dovr? individuare le misure di accompagnamento e formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione.
I Comitati scientifici regionali - A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale.