INNOVAZIONE PER L’AMBIENTE

Blue Eco Line: la startup che salva i fiumi dalla plastica

Salvare i mari risolvendo il problema direttamente a monte, questa la missione del giovane gruppo di ideatori

di Redazione E-Planet

© Pexels

Le nuove generazioni hanno a cuore il Pianeta più di quanto abbiano mai fatto i loro genitori. I giovani sono i primi a essersi resi davvero conto di quanto sia fondamentale preservare il mondo.

Con questo obiettivo è stata lanciata Blue Eco Line, giovane startup nata per contrastare l’inquinamento marino da plastiche, lavorando direttamente sui fiumi. Una soluzione sviluppata grazie alla tecnologia River Cleaner. Un impianto automatizzato e gestito da remoto di raccolta dei rifiuti galleggianti, in grado anche di smaltirli. Una tecnologia che, unita al sistema di monitoraggio River Eye, aiuta ad evitare che plastiche e microplastiche finiscano in mare. River Eye serve infatti a identificare e classificare i materiali inquinanti, distinguendo quelli organici dalla plastica.

Blue Eco Line è nata nel 2018 dalla volontà di quattro ragazzi di salvaguardare la salute degli ecosistemi marini. L’idea alla base del loro lavoro è proprio quella di risolvere il problema dell’inquinamento a monte, prevenendo che i rifiuti dai fiumi scivolino nei mari. Attualmente, infatti, ben l’80% della plastica che si trova negli oceani arriva dai corsi d’acqua.

Il punto di forza della startup è poi la completa automatizzazione degli impianti. Intelligenza artificiale e “computer vision” portano significativi vantaggi. Gestire le operazioni da remoto e raccogliere i rifiuti fluviali convogliandoli direttamente al piano stradale consente di integrare la raccolta di plastica nel regolare processo di raccolta urbana.

Un modo innovativo per aiutare la salute dei nostri fiumi.

Ti potrebbe interessare