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Piano Scuola Estate 2022, oltre un milione di studenti coinvolti in 3mila istituti. Ecco cosa si farà

Ritorna la Scuola d'Estate, il Piano che il Ministero dell’Istruzione ha messo a punto per consentire agli studenti di recuperare socialità e rafforzare le competenze, lasciando gli istituti aperti per tutto il periodo estivo

Ansa

Ritorna, anche quest'anno, il Piano Scuola Estate, l'iniziativa voluta dal Ministero dell'Istruzione che ha come scopo quello di organizzare attività formative nei mesi estivi, tenendo gli istituti scolastici aperti per l'intero periodo. Il Ministero stima un’offerta che potrà raggiungere potenzialmente oltre un milione di studenti distribuiti su circa 3mila scuole. Stavolta, inoltre, il Piano Scuola Estate 2022 aggiunge al programma un focus particolare dedicato all'accoglienza e all'inclusione dei minori provenienti dalle zone di guerra. Il portale Skuola.net ha fatto un punto su tutte le attività in corso e su quelle in arrivo nelle prossime settimane. Ferma restando la volontarietà di adesione tanto delle famiglie e degli studenti quanto del personale scolastico.

Le tre fasi del Piano Estate 2022

Così come accaduto nel 2021, saranno tre le fasi in cui si svolgerà il Piano Scuola d'Estate. La prima fase, conclusa grosso modo con la fine di giugno, è stata quella di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, anche in riferimento all’accoglienza, inserimento e alfabetizzazione linguistica degli alunni provenienti da contesti migratori, in particolare dei profughi ucraini.

La seconda fase, invece, si svolgerà a luglio e ad agosto, prevedendo: rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e della socialità in contesti di “scuola aperta”, “scuola all’aperto”, spazi di comunità territoriale.

L'ultima fase, prevista a cavallo tra agosto e settembre, sarà infine dedicata al rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico, nonché alla familiarizzazione con i gruppi di pari nei contesti scolastici. Ci sarà anche spazio per altre attività come educazione alla pace, progetti di gioco collettivo, interventi di psicomotricità e realizzazione di attività manuali.

Particolare attenzione agli studenti ucraini

Attenzione particolare, come detto, sarà data agli studenti arrivati dall'Ucraina dallo scoppio del conflitto in poi. Tra le attività proposte, l’intensificazione dell’insegnamento dell’Italiano (in preparazione al nuovo anno scolastico), l’uso dei locali scolastici e dei computer per eventuali lezioni in DAD organizzate dagli insegnanti ucraini. Con i minori stranieri non accompagnati che potranno essere coinvolti anche in attività ludico-creative (laboratori di arte, musica, dedicati all’ambiente e alla sostenibilità), attività sportive e motorie, di gruppo e individuali.

Oltre 280 milioni a disposizione delle scuole

Le risorse per imbastire tali attività saranno prese da finanziamenti già stanziati. Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a quasi 300 milioni di euro: 179 milioni provengono dal PON per la scuola (risorse europee), circa 99 milioni da fondi PON attraverso progetti già candidati e approvati dalle scuole, 2 milioni dal sostegno alla relazionalità per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del Cyberbullismo, circa 700mila euro sono infine stanziati per il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati. Si tratta di risorse importanti ma inferiori rispetto a quelle stanziate lo scorso anno, complessivamente pari a 510 milioni di euro. Destinate, tuttavia, anche a finanziare progetti di potenziamento delle attività extra-curricolari anche nel corso dell’anno e non solo nel periodo estivo.

Per quanto riguarda le risorse PON europee, sono più di 57.000 i progetti da realizzare in 3.119 istituti scolastici, come emerge dalle graduatorie recentemente pubblicate dal Ministero. I moduli didattici autorizzati per questa estate sono 57.046, per un totale di 1.711.380 ore di attività. In totale, sono 1.061.824 le studentesse e gli studenti coinvolti in 3.119 scuole, di cui 2.030 del primo ciclo, 1.058 del secondo ciclo e 31 Centri di Istruzione per gli adulti.

I progetti proposti dalle scuole sono vari e diversificati: la maggioranza riguarda moduli di potenziamento delle competenze linguistiche (17%), di rafforzamento nelle materie di ambito tecnico-scientifico STEM (14%), sul digitale (10%) e per l’educazione motoria (10%). Ma ci sarà anche arte, teatro e scrittura creativa (9%),  rinforzo della competenza alfabetica funzionale (19%) e in materia di consapevolezza ed espressione culturale (9%), musica e canto (5%).  E, ancora, laboratori creativi e artigianali per la valorizzazione dei beni comuni, competenza imprenditoriale, educazione alla cittadinanza attiva e alla cura dei beni comuni, educazione alla legalità e ai diritti umani. 

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