ALLARME negli stati uniti

Invasione di lumache giganti nel Sud della Florida: "pericolose per l'uomo e l'ambiente"

Si tratta di una specie di origine africana che ha costretto le autorità di Port Richey a mettere l'intera cittadina in quarantena 

© Janie Durbin Facebook| Esemplare di lumaca gigante

Lumache giganti, lunghe oltre 20 centimetri, stanno invadendo il Sud della Florida negli Stati Uniti. Originarie dell’Africa, danneggiano i raccolti e sono anche pericolose per l'uomo - avvertono gli studiosi - in quanto portatrici di un parassita che potrebbe causare la meningite. Le autorità locali hanno messo in quarantena l’intera cittadina di Port Richey.

Una minaccia per ecosistema e salute - Secondo gli esperti, queste lumache hanno una vita media superiore ai nove anni e si riproducono molto rapidamente. Ciascun esemplare contiene organi riproduttivi femminili e maschili che generano 1.200 uova all’anno, anche in assenza di un partner. Dannose per i raccolti e le infrastrutture, si nutrono di piante, cemento e plastica. Ma non è solo l’ambiente a essere minacciato. Queste creature sono in grado di trasmettere un parassita che attacca le vie polmonari dell’uomo - avvertono gli studiosi - portando nei casi più gravi allo sviluppo della meningite.

Le cause dell'invasione - Ancora non è chiara l’origine di questa invasione, ma si sospetta che la causa sia il commercio illegale di animali domestici. Per la prima volta le lumache furono avvistate durante gli Anni ‘60 nel Sud della Florida. Fu investito un milione di dollari per disinfestare la zona nell'arco di un decennio. Ma una delle difficoltà nello sradicarle dal territorio è l’assenza di predatori naturali.

Quarantena - Il Dipartimento dell’Agricoltura e dei servizi ai consumatori della Florida ha stabilito una quarantena della durata di due anni. I cittadini di Port Richey non potranno spostare piante, suolo, rifiuti di cortile, detriti, compost e materiale da costruzione al di fuori della zona delimitata. La battaglia alle lumache giganti prevede anche l’uso di un pesticida, chiamato metaldite, dannoso per questi esemplari ma innocuo per piante e frutti.

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