Il capo della polizia di Copenhagen, Soeren Thomassen, ha affermato che il sospettato della sparatoria nel centro commerciale della capitale danese in cui sono morte tre persone "era noto ai servizi di salute mentale". Secondo Thomassen "nulla indica che la sparatoria abbia matrici terroristiche". Le tre vittime sono state identificate come una donna e un uomo danesi, entrambi di 17 anni, e un cittadino russo di 47 anni residente in Danimarca.
"Non vi è alcuna indicazione che" il 22enne danese, arrestato, "avesse dei complici. La nostra analisi è che si tratta di vittime selezionate casualmente. Non c'è nulla che indichi che si tratti di un atto terroristico", ha aggiunto Thomassen.
La polizia considera autentici i video del sospetto che circolano da domenica sera sui social media. Nei filmati il giovane appare in posa con delle armi, simulando gesti suicidi o evocando delle cure con un potente farmaco prescritto per casi di psichiatria che, a suo dire, non funzionerebbe. Gli account Youtube e Instagram del sospetto sono stati chiusi durante la notte e diversi media danesi hanno anche confermato che l'identità starebbe circolando online ma il nome non è stato reso pubblico.
Le tre vittime sono un ragazzo e una ragazza danesi, entrambi di 17 anni, e un russo di 47 anni residente in Danimarca, ha riferito la polizia. I quattro feriti in gravi condizioni, invece, sono due donne danesi di 19 e 40 anni e due svedesi, un uomo di 50 anni e una ragazza di 16 anni. Altre persone sono rimaste leggermente ferite a causa del panico provocato dalla sparatoria nel centro commerciale.