A SCIACCA

Letterando in Fest 2022 a Sciacca, la direttrice artistica Paola Caridi: "Questioni internazionali in primo piano"

La kermesse siciliana, guidata per il quarto anno consecutivo dalla giornalista ed esperta di Medio Oriente, prenderà il via il 7 luglio nell'Agrigentino. Ad aprire la manifestazione Laura Boldrini, ex presidente della Camera, storica attivista per i diritti umani

© Ufficio stampa

Torna senza alcun limite di capienza, grazie al calo delle restrizioni per la pandemia, il "Letterando in Fest" 2022, che animerà Sciacca (Agrigento) dal 7 al 10 luglio. Oltre alla mostra fotografica, conversazioni sulle "cose del mondo" e sulle storie di donne. Una manifestazione che torna come tradizione e non si è fermata nemmeno per il Covid: con prenotazioni online, mascherine e green pass aveva continuato a macinare ingressi da record anche nel 2021. Il festival è arrivato alla sua tredicesima edizione, la quarta diretta da Paola Caridi, giornalista di lungo corso specializzata in Medio Oriente, che a Tgcom24 assicura: "Tratteremo questioni internazionali, parlare solo di casa nostra non è utile". Ad aprire la manifestazione l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, attivista per i diritti umani.

Direttrice Caridi, il tema di quest'anno è "il mondo in una stanza". Proprio ora che l'abitudine è isolarci dal mondo, prima per la pandemia, poi, per la guerra in Ucraina, quanto i libri possono aiutarci ad affrontare la paura su ciò che ci circonda? 

"I libri possono aiutare, sono una 'cassetta degli attrezzi'. Ma non bastano solo quelli. Quello che serve è uno sguardo sempre attento e curioso sul mondo per farci capire che anche un evento a noi apparentemente 'lontano' come la guerra ci riguarda completamente. Adesso è arrivata quella in Ucraina e tutti abbiamo imparato improvvisamente a parlare di Donbass e Crimea quando, però, da quelle parti le tensioni affondano le radici nel lontano 2014. Dobbiamo educare la gente a non dimenticare; di conflitti intorno a noi ce ne sono tanti e dobbiamo conoscerli a fondo. Non dobbiamo ignorarli solo perché sono lontani. Ecco, i libri possono essere quella "cassetta degli attrezzi" per informarci sul mondo vicino e lontano e aprire testi di giornalisti esperti che vivono lì e ci raccontano con una visione completa quello che accade può essere un modo giusto. Mi viene da pensare a una delle nostre ospiti, Ilaria Maria Sala, giornalista che vive da anni a Hong Kong dopo un lungo periodo a Pechino, come la persona giusta per approfondire il contesto cinese". 

Quale la novità del Festival? Chi sono gli ospiti dell'edizione 2022?

"Non trascureremo le questioni internazionali, anzi saranno al centro della manifestazione. Dalla sfida difficile ma pur sempre aperta di Hong Kong alle speranze soffocate dell'Afghanistan. In mezzo analizzeremo l'aggressione della Russia all'Ucraina. Continueremo a tenere alta l'attenzione sui fatti che accadono anche a chilometri e chilometri da casa nostra, tenere lontani i fatti distanti da noi a livello geografico non è utile. Purtroppo, ad oggi, è frequente vedere la gente informarsi in maniera attiva più sulle questioni vicine. Ma tutto ci deve interessare. Ad aprire con me la manifestazione, giovedì 7 luglio, ci sarà Laura Boldrini, ex presidente della Camera, storica attivista per i diritti umani. Insieme rifletteremo su come porre fine al potere maschile sulle donne nell'ambito della presentazione del libro 'Questo non è normale', edito da Chiarelettere. Con la procuratrice aggiunta di Palermo Marzia Sabella si parlerà della testimone di giustizia Serafina Battaglia, a cui il magistrato ha dedicato un libro. Poi con Cetta Brancato e Paola Maggio si parlerà di Francesca Morvillo, magistrato e moglie di Giovanni Falcone. Gli altri ospiti di questa tredicesima edizione saranno Roberto Alajmo, Max Firreri, Kateryna Filyuk, Mattia Corrente, Salvatore Cusimano, Dino Petralia, Valentina Farinaccio, Francesco Mezzapelle, Giovanni Bonomo, Olena Moskalenko, Irene Chias, Emanuele Giordana, Giuliano Battiston, Francesco Musolino, Evelina Santangelo, Nathalie Handal, Filippo Landi."

Chiudono le librerie, anche quelle storiche: pensa che sia il segnale che la gente non mette al primo posto la cultura?

"Non mi sento di dire che la gente non preferisce la lettura. Penso che debba essere ripensato il sistema commerciale. Le librerie indipendenti funzionano e hanno funzionato anche durante la pandemia. I festival sono super frequentati, basti pensare agli ingressi e agli acquisti di testi registrati nelle ultime edizioni del Salone del Libro di Torino. Bisogna pensare a una cultura condivisa". 

Come è andata l'organizzazione di questa edizione?

"La sicurezza sanitaria sarà garantita anche se la capienza questa volta non avrà limiti. Gli scorsi anni, in piena pandemia, siamo riusciti comunque a portare a casa risultati di tutto rispetto. La gente ha apprezzato molto la prenotazione gratuita online perché sicura di avere un posto in platea".