UN CARBURANTE INNOVATIVO: TRA RISPARMIO E RICICLO

Londra, arrivano gli autobus che vanno a caff�

L'invenzione di un 27enne britannico � diventata realt�

"I fondi del caff� possono essere riutilizzati in innumerevoli modi", diceva la nonna. Dalle maschere di bellezza al concime per le piante. E da oggi anche come carburante. A Londra infatti sono partiti i primi bus che vanno proprio a caff� grazie all'invenzione di Arthur Kay, un 27enne britannico. Kay, cofondatore e chef executive della start-up Bio-bean, � riuscito a ideare un processo per tirare fuori dagli scarti della bevanda pi� famosa al mondo olio di caff� che aggiunto al tradizionale diesel crea un biometano: il B20 che � in grado di far funzionare gli autobus londinesi.

I vantaggi dell'invenzione sono molteplici. Oltre a permettere il ricilo dei fondi di caff� che altrimenti verrebbero buttati permette anche di limitare le emissioni di Co2 e di risparmiare sul carburante. 

Finora la Bio-bean ha prodotto 6mila litri di olio di caff�, l'equivalente di 2,55 milioni di tazzine. Sufficienti per alimentare un autobus di Londra per dodici mesi. Se pensiamo che i britannici in media sorseggiano 2,5 miliardi di tazzine l'anno producendo circa 200mila tonnellate di fondi si tratterebbe di un riciclo notevole se tutti i fondi venissero recuperati. In discarica questi scarti produrrebbero pi� di 120mila tonnellate di Co2, mentre se trasformati in B20 permettono addirittura di ridurre l'inquinamento dei bus. Nel nostro paese poi i risultati sarebbero ancora maggiori. Gli italiani infatti sono i bevitori di caff� per eccellenza e consumano ben 39 miliardi di tazzine l'anno. 

Il 27enne Arthur Kay ha avuto la brillante idea di creare un carburante dai fondi di caff� quando si � trovato a progettare un bar mentre studiava all'Universit� di Londra. Il progetto � poi diventato realt� quando l'azienda Shell ha deciso di finanziare l'idea. "E' un grande esempio di ci� che si pu� fare quando cominciamo a re-immaginare i rifiuti come una risorsa da sfruttare" ha detto il giovane al London Evening Standard.