Laghetti alpini: i più belli per godersi il fresco
Piccoli specchi d’acqua incastonati tra i monti: ecco dove trovare i più suggestivi
I laghetti alpini in cui godere di aria pura e frizzante
La mancanza di acqua ha colpito anche i nostri laghi, riducendone la dimensione e la profondità. Restano comunque incantevoli specchi d’acqua dai colori spesso sorprendenti, che per la loro posizione tra i monti e l’altitudine elevata sono una meta perfetta per una passeggiata nel verde, in cerca di refrigerio dalla persistente calura. Ecco allora alcuni tra i più belli delle nostre Alpi: sei certo di conoscerli tutti?
IL PIÙ INQUIETANTE: il lago di Resia, Alto Adige – Il campanile che svetta nel bel mezzo del lago non può che trasmettere una sensazione di mister e di inquietudine: in effetti, come è noto, ai piedi del campanile si trova un intero villaggio totalmente sommerso dalle acque. Gli abitanti sono stati trasferiti sulle sponde, in un luogo più elevato, quando è stato necessario sacrificare il borgo per costruire una diga che ha formato questo grande bacino idrico.
IL PIÙ LEGGENDARIO: il lago di Misurina, Belluno - Questo incantevole e celeberrimo laghetto di montagna è legato a una antica leggenda: deve il suo nome alla figlioletta capricciosa di re Sorapiss il quale, per assecondare il desiderio della bambina, accettò di essere trasformato in montagna in cambio di uno specchio magico, proprietà di una fata. La bambina, mentre il padre subiva la trasformazione, fu colta da vertigini e precipitò nel vuoto: le lacrime di Sorapiss sgorgate dai suoi occhi, ancora vedenti, originarono una catena di laghetti della zona.
IL PIÙ VERDEGGIANTE: il lago di Carezza, Val d’Ega – Questo incantevole e celeberrimo lago è circondato da una corona di boschi che, riflettendosi sullo specchio d’acqua, lo colorano intensamente di verde. Questo piccolo specchio d’acqua, situato a 1534 m. di quota, è dominato dal massiccio del Latemar
IL PIÙ TURCHESE: il lago di Barcis, Valcellina, Friuli Venezia Giulia – Si tratta di un bacino artificiale, situato a soli 400 metri di quota, Creato nel 1954 dopo la costruzione della locale centrale idroelettrica, ha un colore intenso e stupefacente, tra il verde e il turchese, che crea atmosfere molto pittoresche, apprezzate da molti visitatori, tra i quali gli appassionati di sport lacustri come windsurf, vela e pesca sportiva.
IL PIÙ “PATERNO”: il lago di Sorapiss, Cortina d’Ampezzo - Il massiccio del Sorapiss è uno dei principali gruppi montuosi delle Dolomiti Ampezzane. Il grazioso laghetto che si trova incastonato ai piedi della montagna è legato alla già citata leggenda di Misurina: Sorapiss è il padre della capricciosa bimba che, pur di avere uno specchio magico di proprietà di una fata, accettò l’idea che il padre fosse trasformato in montagna. Il lago è raggiungibile con un facile trekking ed è molto apprezzato dai turisti.
IL PIÙ CONTESO: il lago del Gallo, Livigno – Ha una forma particolare, lunga e stretta, e si trova al confine tra Italia e Svizzera. È stato per oltre dieci anni al centro di una contesa tra Italia e Svizzera, entrambe interessate al suo sfruttamento per scopi idroelettrici: dopo una lunga negoziazione, nel 1957 entrambe le nazioni hanno potuto realizzare i loro progetti. Il lago si raggiunge con una facile escursione.
IL PIÙ TRASPARENTE: il lago d'Idro, Brescia - Ancora relativamente poco conosciuto e non troppo battuto dai flussi turistici di massa, il laghetto offre acque cristalline e numerose spiagge appartate, perfette per la balneazione e per gli sport acquatici. Ha origine glaciale e si trova nella provincia di Brescia, al confine con il Trentino.
IL PIÙ “A SPECCHIO”: il Lago Blu, Cervinia – È di piccole dimensioni, tanto che se ne può fare il giro a piedi in breve tempo, ma fa da specchio a una delle montagne più belle del mondo: il Cervino. Il laghetto di trova a pochi chilometri da Cervinia ed è meta perfetta per una gita nella frescura dell’alta montagna.
IL PIÙ MUTEVOLE: il lago del MIAGE, Courmayeur, Valle d’Aosta - Il lago si trova a circa 2000 metri di altitudine, è generato direttamente dal ghiacciaio del Miage dal quale prende nome, e si estende seguendo la lingua glaciale che dal Monte Bianco va verso la Val Veny. Il lago dipende dunque interamente dall'apporto del ghiacciaio e varia di stagione in stagione sia per quanto riguarda la dimensione, sia per il colore a seconda della quantità di limo che si riversa nelle acque.
I GEMELLI DIVERSI: i laghi del Nivolet, Gran Paradiso, Piemonte – i due specchi d’acqua si trovano entrambi sull’altopiano del Nivolet, nel lato piemontese del Parco del Gran Paradiso, ma non potrebbero essere più diversi: tra di loro: il Lago Serrù e il lago Agnel hanno entrambi origine glaciale e il bacino di entrambi è stato ingrandito nel secondo dopoguerra a seguito della costruzione di due dighe. Il Lago Serrù riceve però l’acqua che deriva dallo scioglimento dei ghiacciai sovrastanti ed è quindi ricca di limo che la rende scura e torbida; il lago Nagel è alimentato invece da torrenti che hanno depositato a monte i detriti ed è quindi limpido e azzurro.
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