La Commissione europea invier� all'Italia una lettera di parere motivato per aver superato i valori limite di particolato atmosferico (Pm10) in diversi centri urbani per oltre sette anni. La missiva � stata preparato nell'ambito della seconda fase di una procedura d'infrazione iniziata nel 2014. La decisione, salvo colpi di scena, sar� ufficializzata e resa nota il 27 aprile.
Il 15 febbraio un'iniziativa analoga era stata presa dall'esecutivo dell'Unione europea contro l'Italia e altri quattro Paesi (Spagna, Germania, Francia, Regno Unito) per la violazione dei valori limite per la presenza nell'aria di biossido di azoto (NO2).
I governi dovevano rispondere entro due mesi. Spagna e Germania hanno ottenuto una proroga, Francia e Regno Unito hanno risposto nei termini previsti. L'Italia, invece, non � riuscita a farlo.