Le nostre nonne parlavano addirittura di “sonno di bellezza” per suffragare la consuetudine a ritirarsi presto la sera o a concedersi un sonnellino pomeridiano: da molto tempo è noto che riposare a sufficienza influisce positivamente sulla salute, ma anche sul nostro aspetto e sulla bellezza della pelle. Dato che le temperature torride di questi giorni minacciano la qualità del nostro sonno, facciamo il punto su quello che si può fare per migliorare il più possibile la qualità del riposo, trasformandolo in una vera routine di bellezza.
Bastano due notti di riposo insufficiente per avere un aspetto stanco e sofferente e quindi essere meno attraenti: le palpebre diventano pesanti e cadenti, gli occhi si gonfiano e si arrossano, compaiono le occhiaie e la pelle si fa spenta e pallida. A lungo andare, la carenza di sonno accelera l’invecchiamento cutaneo e rallenta i tempi di recupero della pelle: tutto questo accade perché è proprio durante la notte che la melatonina, l’ormone del sonno, raggiunge il suo picco massimo, e si attivano i processi di rigenerazione cutanea. Theresa Schnorbach, esperta del sonno di “Emma – The Sleep Company”, azienda specializzata nella produzione di sistemi per il sonno, spiega che la melatonina, oltre a regolare il ritmo sonno-veglia, ha effetti antinfiammatori, antiossidanti e anti-aging. Questo ormone agisce sulla riparazione dei mitocondri, organuli cellulari dai quali dipende anche la giovinezza della pelle; fa inoltre aumentare la produzione cellulare degli enzimi che combattono i danni provocati dai radicali liberi e protegge dal foto-invecchiamento legato ai raggi UV. Durante le ore notturne, poi, aumenta anche la produzione di collagene e di GH (l’ormone della crescita): tutto questo rende la pelle maggiormente reattiva anche alle sostanze nutritive che avremo applicato prima di andare a dormire.
I segreti di bellezza non si fermano alla consueta skin care serale. La sleep scientist Theresa Schnorbach suggerisce alcuni aspetti ai quali prestare attenzione, da quando ci prepariamo per andare a dormire a quando ci risvegliamo la mattina successiva, per un vero sonno di bellezza:
1 - Attenzione all’umidità della camera da letto: un clima troppo umido o troppo secco può compromettere i benefici di una corretta skincare. L’umidità eccessiva può infatti causare iper-sudorazione o il suo esatto contrario, ovvero l’incapacità di produrre sudore, con la conseguente produzione di acne e di eritema da calore. Al contrario, un ambiente troppo secco favorisce la disidratazione della pelle anche in modo rapido.
2 - Dormire con le gambe sollevate: sollevare le gambe al di sopra del cuore riduce l’effetto di gravità e permette al liquido di defluire dagli arti inferiori. In queste giornate così afose la sensazione delle gambe pesanti è sempre in agguato: tenerle sollevate durante la notte può aiutare la corretta circolazione sanguigna.
3 - Il buon riposo viene dal sonno profondo: per svegliarsi la mattina freschi e riposati non è tanto importante il numero di ore in cui dormiamo, ma la quantità di sonno profondo che riusciamo ad accumulare. Il sonno profondo, chiamato anche a onde lente, è la fase più rigenerante nella quale vengono prodotti gli ormoni della crescita e in cui viene riequilibrato il sistema immunitario. Nella fase di sonno leggero, invece, avviene l'elaborazione e l'immagazzinamento dei ricordi ed è quindi fondamentale per la memoria, mentre il sonno REM, quello in cui si sogna, è importantissimo perché è il momento in cui si disattivano alcune aree del cervello produttrici delle sostanze biochimiche responsabili dello stress.
4 - Di notte, no alle trecce a capelli bagnati: lavare i capelli, legarli a treccia mentre sono bagnati e poi andare a dormire con i capelli ancora umidi e intrecciati può essere un modo per ottenere uno styling riccio senza usare phon e ferro caldo. In questo modo però rischiamo un aumento della forfora e un indebolimento delle fibre capillari; i capelli si spezzeranno più facilmente e cadranno di più. Inoltre, corriamo il rischio di svegliarci con male al collo, cefalea e, al limite, con il raffreddore.
5 – I benefici dell’olio di cocco: grazie alla presenza di vitamina E, acido ialuronico e acido caprilico, l’olio di cocco ha molte proprietà utili: applicato sulla pelle del corpo ammorbidisce l’epidermide e aiuta a mantenerla idratata, contrastando la perdita di elasticità e i segni del tempo. È utile anche per la salute e la bellezza dei capelli, perché riduce la perdita di proteine e concorre alla riparazione delle ciocche danneggiate. Attenzione, però: l’olio di cocco non è adatto a tutte le chiome: se i capelli diventano più fragili o secchi dopo il suo uso, è possibile si sia verificato un eccesso di proteine, meglio quindi alternarlo con prodotti che ne sono privi.
6 - Il dentifricio: solo sullo spazzolino: una delle “bufale” dello skin care è che applicare un po’ di dentifricio sui brufoli possa agire come un rimedio casalingo contro l’acne. Nulla di più sbagliato: l’aspetto del brufolo potrebbe migliorar in un primo momento, per via degli agenti asciuganti in esso contenuti, ma la pelle probabilmente reagirà alla secchezza eccessiva producendo più acne. Il dentifricio, inoltre, continente un’alta concentrazione di sostanze chimiche che potrebbero accentuare l’irritazione del viso.
7 - Non ritardare la sveglia: sonnecchiare “ancora cinque minuti” sembra un regalo del cielo quando siamo assonnati, ma è un’abitudine che sarebbe meglio combattere. Questa prassi, infatti, confonde il corpo, inducendolo a scivolare in un nuovo ciclo di sonno, con una conseguente e persistente sonnolenza successiva.
8 – Lasciare il letto disfatto non è sbagliato: se proprio dobbiamo recuperare qualche minuto di sonno, spostiamo il primo trillo della sveglia di qualche minuto e rinunciamo in partenza a rifare il letto prima di uscire: lasciare le lenzuola ben aperte permette di arieggiarle, uccidendo acari della polvere e altri microrganismi passati dal nostro corpo al letto. A questo proposito, meglio scegliere lenzuola di fibre naturali, come il cotone, traspiranti, che non irritano la cute anche nei periodi di caldo rovente.