L'ALLARME DEGLI ESPERTI

Australia, sbiancati due terzi della Grande barriera corallina

Le elevate temperature delle acque hanno gi� causato la mor�a di met� dei coralli in alcune delle pi� frequentate aree turistiche

E' un disastro ambientale senza precedenti quello che sta colpendo la Grande barriera corallina australiana. Il fenomeno dello sbiancamento ha infatti flagellato circa due terzi dell'ecosistema pi� grande del mondo, causando la mor�a di met� dei coralli in alcune delle pi� frequentate aree turistiche. L'allarme � stato lanciato dagli scienziati del Centre for Excellence for Coral Reef Studies, che hanno appena completato una ricognizione dell'area patrimonio mondiale Unesco, analizzando 800 diversi gruppi di coralli lungo un arco di 8.000 chilometri.

I risultati mostrano che i due eventi consecutivi di sbiancamento hanno colpito un tratto di 1.500 chilometri, lasciando indenne solo un terzo dell'area a sud. A preoccupare gli esperti � la prossimit� dei due eventi di sbiancamento del 2016 e del 2017, che non ha precedenti per la Grande barriera e d� ai coralli poche possibilit� di recuperare.

A rischio i paradisi turistici - La ricognizione ha seguito lo stesso percorso seguito dagli scienziati nel 2016, in cui si osserv� come le regioni settentrionali fossero le pi� colpite. Quest'anno il peggio dello sbiancamento � stato registrato pi� a sud, nelle sezioni turisticamente pi� popolari fra Townsville e Cairns.

Lo sbiancamento di massa, un fenomeno causato da aumenti delle temperature di superficie e dal riscaldamento globale, � avvenuto nella Grande barriera quattro volte da quando si sono iniziate le rilevazioni. I coralli si sbiancano quando le temperature eccedono troppo a lungo i livelli di tolleranza, inducendoli a espellere le alghe che forniscono la maggior parte dell'energia, oltre ai caratteristici colori. Non tutti i coralli sbiancati muoiono, ma nelle regioni a nord sono andati persi due terzi dei coralli.

"La mortalit� nella regione centrale continuer� nei prossimi mesi", riferisce il direttore del Centro australiano, Terry Hughes. "Mentre l'evento di quest'anno non si prevede risulti in una mortalit� come quella del 2016, vi sono segni preoccupanti che i coralli vengano sbiancati a temperature pi� basse", aggiunge.