Munch, Fabergé e Warhol: a Milano presso la Galleria San Babila va in scena fino al prossimo 30 luglio il futuro dell’arte: la mostra “Back to the future” propone alcune opere di famosi artisti del passato e i rispettivi ologrammi, esposti gli uni accanto agli altri La rassegna si propone di analizzare e, possibilmente, decifrare l’evoluzione dell’arte e del relativo mercato. Il luogo di incontro di arte e cultura è la Galleria San Babila, crocevia consolidato di dialogo fra artisti, collezionisti e filantropi.
In mostra si possono ammirare gli originali di tre mostri sacri della storia dell’arte. Il primo è una stampa degli anni ’70 di Andy Warhol raffigurante Marilyn Monroe, tra le opere più iconiche dell’arte pop, proveniente da una prestigiosa galleria olandese (una copia gemella è stata recentemente battuta all’asta per 195 milioni di dollari). Il secondo originale è una tela inedita del pittore norvegese Edvard Munch, una marina con nudi femminili, databile intorno al 1885 e appartenuta a un poeta andaluso. Il terzo è una delle famose uova del gioielliere russo Fabergé, alcune delle quali hanno raggiunto valutazioni milionarie. Accanto a questi tre tesori sono esposte le loro repliche digitali, in forma di ologrammi e NFT, che fanno bella mostra di sé insieme ad altre opere in un’apposita “black room”.
Si tratta di uno dei numerosi servizi offerti dalla realtà MetaWord: la prima piattaforma/App social dove gli utenti potranno condividere, vendere o promuovere il proprio NFT, corredandolo di un ologramma. L’obiettivo è allestire un mondo parallelo in cui visionare, acquistare e cedere opere d’arte e che possa fungere anche da vetrina per musica, oggetti e immobili.
Francesco Colucci, direttore della Galleria San Babila commenta “Il nostro progetto ‘Back To The Future, guarda con attenzione al passato, ma è proiettato al futuro. Abbiamo infatti sviluppato, insieme ad una nostra società partner, una nuova modalità per realizzare NFT utilizzando ologrammi. Si tratta di Non Fungible Token, sistemi digitali unici che certificano la proprietà di beni appartenenti al mondo reale, nel mondo virtuale. Opere d’arte, musica, oggetti di design che sono protetti in una blockchain, ossia una sorta di registro digitale. Più di 2000 visitatori in occasione del Fuorisalone 2022, ed in questi giorni tantissime persone interessate a conoscere questo progetto unico ed innovativo, e di questo sono molto orgoglioso dopo tanto lavoro!”