“Chi va piano va sano e va lontano”, un proverbio che racchiude perfettamente la filosofia del turismo slow. Un turismo lento, un modo di viaggiare più sostenibile e responsabile, incentrato sull’esperienza e sulla scoperta autentica dei luoghi. Si tratta di un’opportunità per un turismo responsabile che permette di vivere il paesaggio circostante nella maniera più autentica, nella lentezza dei passi, osservando ciò che ci circonda, rispettando l’autenticità socioculturale delle comunità ospitanti e conservando non solo i valori tradizionali locali ma anche il patrimonio culturale. Un turismo del futuro che però ha le sue radici nel passato. In Italia l’esempio perfetto è la Via Francigena: un tempo antica via di pellegrinaggio da Canterbury verso Roma e la Terrasanta, oggi anche itinerario culturale da percorrere per svago, per sport o per ritrovare se stessi riscoprendo il piacere di un turismo di qualità a contatto con la natura. Oggi come allora, la via Francigena incanta e raduna viandanti che proseguono secondo i tempi del cammino lungo le diverse regioni italiane, da nord a sud. Un pellegrinaggio moderno e sostenibile grazie all’impegno dell’Associazione Europea delle Vie Francigene che dal 2001 coordina e guida i diversi territori e le comunità locali coinvolte per sviluppare la sostenibilità dell’itinerario. Percorribile a piedi, in bicicletta o cavallo, in gruppo o in solitaria, lungo facili sentieri di montagna o stradine di campagna. La Via Francigena rappresenta un itinerario sicuro e alla portata di tutti, a qualsiasi età. Un viaggio per definizione a zero emissioni, un modo diverso per conoscere il nostro paese e la bellezza del territorio che ci circonda abbandonando la fretta e impiegando al meglio il nostro tempo.
LA RUBRICA ESTIVA
E-Vacanze: le vie del turismo slow
Il turismo lento rappresenta un modo di viaggiare più sostenibile e responsabile, incentrato sull’esperienza e sulla scoperta autentica dei luoghi
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