Il Parlamento europeo scende in campo a difesa dell'Artico. Gli eurodeputati hanno approvato ad ampia maggioranza (483 s�, 100 no e 37 astensioni) una risoluzione non vincolante che chiede il divieto dell'estrazione di petrolio e di gas nella regione. L'Europarlamento, allarmato per il riscaldamento dell'Artico che procede a velocit� doppia rispetto alla media mondiale, chiede che "vengano rispettati l'ambiente e i diritti fondamentali dei popoli indigeni".
La Commissione e gli Stati membri dell'Ue, si legge nel testo approvato dall'assemblea, dovrebbero adoperarsi in sede internazionale per un "divieto totale" alle estrazioni di gas e petrolio. Strasburgo ha inoltre reiterato la sua richiesta, gi� espressa nel 2014, di bloccare l'uso di olio combustibile nei trasporti marittimi nel Mar Artico.
La "minaccia" di Russia e Cina - Sul fronte geostrategico, gli eurodeputati evidenziano la crescente presenza di forze armate russe, che dal 2015 "hanno fondato almeno sei nuove basi a nord del Circolo Polare Artico, inclusi sei porti in acque profonde e 13 aerodromi", e notano il crescente interesse della Cina nell'accesso a nuove rotte commerciali e a nuove risorse energetiche.
In questo difficile contesto, viene evidenziato "il ruolo importante del Consiglio Artico nel mantenere una cooperazione costruttiva, bassa tensione e stabilit�" nella regione.