nel maggio del 1942

Leonardo Del Vecchio, la lettera della madre all'orfanotrofio che lo accolse e cambiò il suo destino

Nel libro sulla storia del fondatore di Luxottica scritto daTommaso Ebhardt il documento che la "vedova Del Vecchio" inviò al collegio di Milano per il "ricovero" del figlio per garantirgli una "più accurata educazione" 

© Ansa

Nel giorno della scomparsa di Leonardo Del Vecchio, il fondatore dell'impero di Luxottica e uno degli uomini più ricchi d'Italia, riemerge una lettera scritta 80 anni fa dalla madre che ne testimonia le umili origini: al suo interno la scelta di dargli una prospettiva di vita migliore facendolo crescere in collegio. Nel documento citato dal quotidiano la Repubblica e contenuto nel libro di Tommaso Ebhardt, la richiesta del maggio del 1942 di Grazia Rocco "vedova Del Vecchio" di accogliere nell'orfanotrofio di Milano il suo figlio più piccolo. Ecco le parole piene di dignità della donna che cambiarono il destino del suo quartogenito.

"Spettabile direzione dell’orfanotrofio Martinitt. Io sottoscritta Rocco Grazia vedova Del-Vecchio faccio domanda acciò mi si potesse acconsentire di farmi presto ricoverare il mio bambino più piccolo Del-Vecchio Leonardo, dovendo io andare a lavorare e non avendo nessuno a chi affidarlo il piccolo mi starebbe su la strada e prima che mi abbia a capitarle qualche disgrazia preferisco il suo ricovero anche per una più accurata educazione. Voglio sperare che questa spettabile direzione vorrà prendere in considerazione la mia domanda e potermi presto aiutare. Faccio le mie più umili scuse e ringraziamenti anticipati, con ossequi e doveri".

Firmato: "Rocco Grazia".

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