Quattro Paesi del G7 metteranno al bando l'export russo di oro | Kiev: servono sanzioni più aggressive
Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel: "Favorevole a nuove restrizioni contro Mosca, ma dobbiamo tenere in considerazione anche i nostri interessi economici"
Quattro Paesi del G7 (Usa, Gran Bretagna, Giappone, e Canada) metteranno al bando l'export russo di oro per impedire agli oligarchi di acquistare il metallo prezioso nel tentativo di evitare l'impatto delle sanzioni imposte contro Mosca. L'iniziativa "colpirà direttamente gli oligarchi russi e il cuore della macchina da guerra di Putin", ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson.
Kiev: "G7 risponda alla Russia con sanzioni più aggressive" - Dal canto suo il governo ucraino ha chiesto al G7 di rispondere agli attacchi missilistici russi su Kiev con sanzioni più aggressive. "Apprezziamo l'embargo sulle esportazioni di oro russo, ma nel nuovo pacchetto di sanzioni dovrebbe essere incluso l'embargo sul gas", ha affermato Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Zelenksy.
Michel: "Favorevole a nuove sanzioni, ma attenzione agli interessi Ue" - Sulle sanzioni è intervenuto anche il presidente del Consiglio Ue. "Noi puntiamo molto sul coordinamento delle sanzioni e sull'implementazione che deve essere il prossimo step", ha detto Charles Michel in conferenza stampa al castello di Elmau, dove si svolge il G7. "Le sanzioni devono impattare sulle facoltà della Russia che sta conducendo una guerra, ma dobbiamo tenere in considerazione anche i nostri interessi economici", ha sottolineato.
G7, il vertice al Castello di Elmau
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