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"Tgcom24Tour", il mondo del lavoro nel post Covid secondo le imprese

Ne abbiamo parlato con Alessandro Zoratti, direttore Strategie, Pianificazione, Regolazione e Sostenibilità di Trenitalia; Michele Crisostomo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel; Domenico Siniscalco, Vice Chairman, Country Head of Italy and Head of Government Coverage EMEA di Morgan Stanley, e Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici SpA

Il mondo del lavoro è molto cambiato dopo la pandemia. Abbiamo raccolto il punto di vista in merito delle imprese durante la seconda tavola rotonda della tappa a Milano di "Tgcom24Tour". In particolare, ne abbiamo parlato con Alessandro Zoratti, direttore Strategie, Pianificazione, Regolazione e Sostenibilità di Trenitalia; Michele Crisostomo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel; Domenico Siniscalco, Vice Chairman, Country Head of Italy and Head of Government Coverage EMEA di Morgan Stanley, e Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici SpA.

"Uno dei grandi cambiamenti in atto è il fatto che i ragazzi non mirano più al posto fisso, ma a lavori più flessibili. Questa insieme al digitale e all'ecologico è la terza grande transizione che dovremo governare. La flessibilità del lavoro è minore dove c'è la manifattura, mentre è molto maggiore nei servizi e la produttività dei servizi è aumentata grazie al lavoro a distanza. Sono fenomeni che dovremo capire. Impatteranno sull'inflazione e su altre variabili. Si tratta di un tema macro, non di una curiosità", commenta Siniscalco.

"C'è un cambio di paradigma che viene soprattutto dal post Covid: ci si approccia al lavoro in maniera completamento diversa. Ce ne accorgiamo anche nel nostro settore, dove la flessibilità diventa fondamentale. Il motore della transizione non tornerà mai indietro. I cambiamenti da fare sono tanti. La tecnologia avanza e non farà altro che portare a nuove opportunità di lavoro e alla necessità di nuove specializzazioni. La transizione ha tante voci e per ognuna di esse ci vorranno specializzazioni che oggi non sono ancora chiare, ma che domani diventeranno sempre più precise", spiega Passeri. 

"La transizione digitale e quella ecologica alimentano una modalità di lavoro che è completamente nuova. L'Enel lavora sul territorio, con le scuole e le università, per diffondere la cultura dei nuovi mestieri della transizione ecologica. L'approccio al lavoro non è quello di qualche anno fa, si guarda alla flessibilità e alle qualità nuove che servono - afferma Crisostomo -. Noi vediamo nella transizione digitale e in quella ecologica una straordinaria opportunità di creazione di posti di lavoro".

"Per le sfide che abbiamo davanti - la crescita dell'offerta e della domanda di mobilità, ma soprattutto gli investimenti che dobbiamo affrontare - prevediamo 40mila assunzioni nei prossimi 10 anni. Parliamo soprattutto di ingegneri progettuali. Dobbiamo trovarli e per questo facciamo rete con l'Università", conclude Zoratti.

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