seconda tavola rotonda

"Tgcom24Tour" a Milano, inflazione ed energia: il cammino difficile del Pnrr

Ospiti della seconda tavola della sesta tappa Alessandro Zoratti, direttore Strategie, Pianificazione, Regolazione e Sostenibilità di Trenitalia; Michele Crisostomo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel; Domenico Siniscalco, Vice Chairman, Country Head of Italy and Head of Government Coverage EMEA di Morgan Stanley, e Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici SpA

"Inflazione ed energia, il cammino difficile del Pnrr". Questo il titolo della seconda tavola rotonda della tappa milanese di "Tgcom24Tour", che prosegue il suo viaggio tra le imprese. Dario Donato ha parlato di energia, inflazione, digitalizzazione, sostenibilità e infrastrutture con diversi ospiti: Alessandro Zoratti, direttore Strategie, Pianificazione, Regolazione e Sostenibilità di Trenitalia; Michele Crisostomo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel; Domenico Siniscalco, Vice Chairman, Country Head of Italy and Head of Government Coverage EMEA di Morgan Stanley, e Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici SpA.

Inflazione ed energia - "L'inflazione preesiste rispetto alla guerra, però comunque il suo andamento dipende dalla durata del conflitto russo-ucraino e, in Europa, dai prezzi dell'energia e delle granaglie. Insomma, ci sono questi fattori esogeni che la spingono. In America è diverso, è più dovuta al surriscaldamento dell'economia e per paradosso è più facile da domare", commenta Siniscalco.  

Il tema dell'energia e del gas è diventato centrale e sta molto contribuendo all'inflazione. Ogni Paese sta provando in qualche modo a sopperire a una situazione sempre più difficile. "Il tema dell'energia è diventato sì centrale, ma la spirale dei prezzi si era già avviata in maniera decisamente accesa prima del conflitto russo-ucraino. Quindi significa che c'erano delle problematiche strutturali del mercato dell'energia che la guerra ha solo esacerbato, ma che vanno affrontate quasi mettendo da parte il fatto che ci sia un dramma militare e umanitario in Ucraina. E questo è dovuto essenzialmente a un solo fatto scatenante: il prezzo dell'energia dipende, soprattutto in Paesi come l'Italia, dal prezzo di una commodity che è il gas, che non si può tenere sotto controllo e può impazzire. Lo abbiamo sperimentato nel corso dei decenni passati con il prezzo del petrolio", dice Crisostomo.

"Il tetto del gas ha molto senso, è una soluzione che può dare effettivamente una discesa al prezzo del gas e conseguentemente dell'energia elettrica. La soluzione in questo senso va presa in Europa. Il lavoro che sta facendo il governo è efficace, stiamo lavorando ad arrivare con anche il contributo dell'Enel a diversificare le fonti di approvvigionamento, a smarcare il nostro sistema energetico dal gas che arriva col tubo, prevalentemente dalla Russia", aggiunge.

Pnrr e imprese - Che genere di opportunità rappresenta il Pnrr per una realtà come Trenitalia e più in generale come Fs? "Per Fs rappresenta una serie di investimenti, come velocizzazione delle linee, sbottigliamento dei centri vicino alle città. Per quanto riguarda Trenitalia, si parla di investimenti per circa 200 milioni di euro che verranno destinati all'acquisto di sette Intercity ibridi, che verranno utilizzati al Sud, e di 70 carrozze notte per il collegamento con la Sicilia", sottolinea Zoratti. "Il Pnrr è un piano molto dettagliato, di programmazione minuta: ci sono 106 obiettivi da raggiungere quest'anno - dice Siniscalco. Speriamo di raggiungerli". Dall’emergenza esce un'Europa più unita? Secondo Siniscalco sì, "in virtù di due cambiamenti: guerra e Brexit".

Il piano industriale del Gruppo FS - Il Gruppo FS ha presentato da poco un piano industriale con investimenti decennali a quasi 200 miliardi di euro. "È stato complicato. Al di là della crisi energetica e della guerra, uscivamo anche da una pandemia che ha creato una nuova domanda di mobilità. L'investimento è significativo", spiega Zoratti. "L'ambizione è di riuscire a coprire il 40% del fabbisogno attraverso energia rinnovabile autoprodotta", aggiunge.

Distretti Ecologici e sostenibilità - Sul piano della sostenibilità, Distretti Ecologici costruisce il suo modello di business. "Ci piace cavalcare l'onda della transizione, cerchiamo di lavorare su tutto ciò che è necessario per il futuro: efficientamento energetico, degli immobili e creazione di rinnovabili. Viviamo un momento molto delicato e noi cerchiamo dare il nostro supporto con la parte operativa cercando di migliorare quello che c'è e in tutto il nuovo che si va a fare di farlo con un'ottica di sostenibilità", sottolinea Passeri. "Come azienda abbiamo deciso di lavorare sul Superbonus. Credo che oggi bisogna ragionare molto su quanto il privato possa essere di supporto al pubblico", aggiunge.