IL CALCIOBALILLA E' SALVO?

Monopoli: "Salvaguardiamo la tradizione del biliardino" | "Nessun giro di vite, ma ora nuova norma per semplificare"

Il caso era esploso dopo che alcuni gestori di stabilimenti balneari avevano raccontato di essere stati multati perché sprovvisti di una nuova autorizzazione necessaria per il calciobalilla

Nessuna nuova regola: il calciobalilla è "salvo". A spegnere l'incendio divampato nei giorni scorso dopo che era emerso che alcuni gestori di stabilimenti balneari erano stati multati perché non provvisti di una nuova autorizzazione necessaria per i biliardini nei luoghi pubblici, sono i Monopoli a chiarire: "Nessuna nuova regolamentazione è intervenuta per modificare la normativa di settore già esistente. I biliardini, come sempre, potranno essere liberamente installati in tutti i luoghi aperti al pubblico in continuità con le regole del passato e secondo le modalità già previste", si legge infatti in una nota dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. E rilancia: noi promotori di una nuova norma per semplificare.

Monopoli: "Calcio balilla è gioco della tradizione da salvaguardare" - Dopo essersi rammaricata per "le false notizie apparse sugli organi di stampa", l'Agenzia ha spiegato di essersi fatta promotrice di una norma, in discussione in Parlamento, che eliminerebbe gli obblighi di autodichiarazione ora previsti per gli esercenti. "Si rassicura tutto il settore e tutti i giocatori - afferma il direttore generale Marcello Minenna - che anche per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il calciobalilla rappresenta uno dei giochi della storia e della tradizione di tutti noi italiani da salvaguardare e promuovere anziché da ostacolare, non essendo in alcun modo assimilabili ad apparecchi con vincita in denaro come videolottery e slot".

L'attuale normativa - Una norma del 2012, si legge nella nota, "ha inserito i biliardini fra quegli apparecchi le cui caratteristiche devono essere disciplinate da interventi ministeriali: ciò con l'intento di garantire la sicurezza dell'esercizio". Queste regole "valgono naturalmente solo nei luoghi aperti al pubblico e non per la vendita di biliardini a privati". Un intervento normativo del 2020 "ha consentito all'Agenzia di intervenire come ente di regolazione". Nel 2021, nei mesi di maggio e giugno, "l'Agenzia ha adottato regole semplificate di autodichiarazione".

Sotto l'aspetto tributario, per i biliardini esiste, "da oltre venti anni, l'imposta sugli intrattenimenti" e anche qui "nulla è cambiato".

Una nuova norma per semplificare - Da ultimo, l'Agenzia "si è fatta promotrice di una nuova norma di semplificazione", inserita nel maxiemendamento al dl Pnrr, che è stato approvato in Senato, e prevede che entro, il 15 novembre di ogni anno, l'Agenzia stessa debba individuare gli apparecchi "meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi" (tra cui rientrano i calciobalilla) che saranno esenti dall'obbligo di verifica tecnica e conseguente nulla osta da parte della stessa Agenzia oggi necessari per l'utilizzo. 

Balneari: bene nuova norma, biliardini non sono slot - Soddisfatto Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio. "La riapertura dei termini per la regolarizzazione e l'imminente esonero sono provvedimenti che eliminano il rischio concreto e reale di onerose sanzioni che hanno indotto molti esercenti a privare le proprie attività di giochi tradizionali, vero e proprio elemento identitario dell'estate italiana, come, del resto, lo sono gli stessi stabilimenti balneari del nostro Paese", quindi "bene, anche se insufficiente, la norma 'salva biliardini', ora necessario eliminare quella 'ammazza balneari'".