E' in pieno svolgimento la stagione delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. In scena quest'anno "Agamennone", "Edipo re" e "Ifigenia in Tauride" per le regie Davide Livermore, Robert Carsen e Jacopo Gassmann. Dopo due anni di limitazioni dovute alla pandemia, il teatro è tornato alla piena capienza.
La stagione teatrale della Fondazione INDA ha visto, il 17 maggio scorso, il debutto dell'"Agamennone" di Eschilo per la regia di Davide Livermore nella nuova traduzione di Walter Lapini. "L'Agamennone eschileo - ha detto Livermore - corrisponde alla definizione stessa di 'classico': qualcosa che è esemplare sin dal momento della sua creazione, ma sempre vibrante ed estremamente attuale". Il 18 maggio ha esordito il regista canadese Robert Carsen con la messa in scena dell’"Edipo re" di Sofocle traduzione di Francesco Morosi). "Edipo Re non è un dramma, è IL dramma - ha dichiarato Carsen - i suoi temi e il modo in cui sono sviluppati ne fanno la tragedia a cui tutte le altre vengono paragonate. L’opera può essere letta come un'istruzione fatalistica all'uomo sulla necessità di accettare un destino ingiusto, ma può anche essere vista come una celebrazione dell'indipendenza dello spirito dell'uomo, che lo induce a resistere a quel destino e a combatterlo, per quanto insensato o inutile ciò possa essere”.
C'era attesa il 17 giugno per il debutto di Jacopo Gassmann che ha curato l'allestimento di "Ifigenia in Tauride" di Euripide, nella traduzione di Giorgio Ieranò. "È una tragedia scura e inquieta - ha affermato il regista - che si trasforma improvvisamente in una 'escape tragedy', una sorta di fuga rocambolesca da una terra dove apparentemente si compiono sacrifici umani ma che, a uno sguardo più approfondito, rivelerà una natura molto più ambigua e sfuggente”.
Il 6 luglio andrà in scena una replica di "Coefore Eumenidi" di Eschilo e il 9 luglio, INDA propone una vera e propria maratona con la trilogia completa dell'"Orestea" di Eschilo (Agamennone, Coefore, Eumenidi) per la regia di Livermore, coprodotta dall’INDA e dal Teatro Nazionale di Genova. Quest'anno l’Eschilo d’Oro 2022 è stato assegnato a Glauco Mauri, attore dalla lunga e straordinaria carriera che proprio a Siracusa interpretò, 50 anni fa, il suo primo Edipo.
La stagione 2022 al Teatro Greco si chiuderà il 26 luglio con la prima nazionale di "Après les Troyennes", creazione di teatro-danza diretta dal coreografo brasiliano Claudio Bernardo, attivo da anni in Belgio, per la sua compagnia As Palavras, spettacolo di cui INDA è coproduttore insieme a teatri e festival belgi. Una riflessione sulla perdita di identità, sulle ferite che tutte le guerre infliggono agli esseri umani, e alle donne, le troiane millenni fa, le donne ucraine oggi. Un omaggio alle Troiane che il regista belga Thierry Salmon creò per le Orestiadi di Gibellina 1988, con i cori struggenti di Giovanna Marini. Ecuba, Cassandra, Andromaca, Elena saranno interpretate ciascuna da una attrice e una danzatrice di diverse nazionalità.
Durante la stagione teatrale e per tutta l'estate, si potrà visitare la mostra multimediale "Orestea atto secondo". La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dopo la Grande Guerra e l'epidemia di Spagnola aperta al pubblico a Palazzo Greco fino al mese di settembre. Dal 4 giugno al 6 novembre sarà visitabile presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo la mostra "Edipo. Lo sguardo in sé", che raccoglie le opere di una ventina di artisti italiani, moderni e contemporanei, sulla figura di Edipo. Fra gli eventi organizzati in occasione della stagione del teatro classico, la serata intitolata "Processo a Edipo: da eroe a imputato" che - il 24 giugno - vedrà sotto processo il Re di Tebe per la serie "Agòn. Dal dramma classico alla simulazione processuale", un evento organizzato dal The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, dall’Associazione Amici dell’Inda, dall’Ordine degli Avvocati e dall’INDA.