Dal Nord al Sud, i problemi dell'Italia senz'acqua Regione per Regione | Emilia Romagna verso lo stato d'emergenza
Piemonte tra le zone più colpite, con acqua razionata in 200 Comuni. Fiumi ai minimi nelle Marche e risparmio idrico in vista a Roma
Un inverno con poche precipitazioni e piogge scarse da settimane: la combinazione micidiale sta mettendo a dura prova il nostro Paese, tra fiumi in secca, campagne assetate e raccolti a rischio. E così, tutte le Regioni si stanno confrontando con la siccità. Emilia Romagna verso lo stato d'emergenza. Ecco la mappa dei disagi, da Nord a Sud.
Tra le Regioni più colpite c'è il Piemonte: in oltre 200 Comuni l'acqua è razionata. Gli invasi sono al loro minimo storico, con una riduzione media tra il 40 e il 50%. Il Lago Maggiore ha perso un metro in tre giorni: il livello è passato da 193,89 metri a 192,83. Le acque del Po non sono mai state così basse da 70 anni.
L'agonia del fiume Po: è quasi prosciugato, il panorama è desolante
In Valle d'Aosta i nevai sono già sciolti come accade normalmente ad agosto, e la portata della Dora Baltea è quasi dimezzata rispetto a un anno fa: solo 135 metri cubi al secondo a fronte dei 243 di allora. L'acqua conservata nel manto nevoso rispetto alla media storia è in calo del 40-50% (il dato peggiore dal 2002).
In Veneto, è nella provincia di Verona che si fa sentire maggiormente l'emergenza: 40 Comuni hanno adottato il razionamento idrico. Anche qui il Po mostra segni di sofferenza e l'Adige e il Piave sono ai livelli negativi di guardia. Precipitazioni inferiori del 40% rispetto al 2021.
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